Con la stagione 2017/2018 ormai in piena corsa, continuiamo a scoprire e conoscere i veri protagonisti di questa annata che interessa il mondo della palla ovale a Varese. Questa volta ci dice la sua Gabriele Colombo, allenatore dei Rosafanti Rugby di Cassano Magnago che al momento militano in serie C2 dopo esser partiti dal meno competitivo campionato UISP, ente esterno alla Federazione Italiana Rugby.
Come spiega coach Colombo, “la mia storia legata al rugby è particolare”: l’allenatore dei rosaneri inizia infatti tardi a giocare, a trentacinque anni, non andando mai oltre il campionato UISP ma coltivando quella passione che lo avrebbe poi convinto a rimanere vicino al terreno di gioco. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Colombo viene scelto come head coach dei Rosafanti e si trova ora alla terza stagione consecutiva alla guida della squadra più ‘giovane’ della provincia. “È bello competere a livello più alto– spiega Colombo- la differenza tra campionato UISP e C2 è netta ma stiamo lavorando bene e i risultati arriveranno; qualche soddisfazione ce la siamo già tolta ma ancora non basta. Siamo alla nostra seconda stagione in C2 e iniziamo ad abituarci al ritmo di gioco più intenso e fisico di questa categoria. L’anno scorso abbiamo vinto quattro partite ma abbiamo faticato anche perché siamo passati a giocare dalle dieci partite a stagione del UISP alle diciotto/venti partite della C2 quindi per i ragazzi è stata dura ma ora siamo più pronti”.

I Rosafanti occupano al momento l’ottavo posto nella classifica del girone lombardo ed hanno ottenuto la prima vittoria esterna contro Gattico ma coach Colombo guarda avanti con molta positività e fiducia nel proprio gruppo: “Ora abbiamo una rosa di trentacinque giocatori, un numero adatto a questo campionato, e possiamo fare affidamento sulla nostra buona mischia e i nostri giovani trequarti; il più vecchio ha ventisei anni. Siamo un bel gruppo e il mio obbiettivo è quello di far crescere la squadra in modo da raggiungere un livello di gioco superiore e tra quattro/cinque anni poter competere con le prime in classifica e, perché no, puntare ai play off. Per riuscirci dobbiamo però, appunto, elevare il nostro stile di gioco. Vorrei un gioco più veloce e intelligente; prima andavamo molto di mischia ma ora stiamo cercando il giusto equilibrio tra avanti e trequarti e la differenza si vede. Ho visto Malpensa giocare e mi piace molto come impostano la partita, giocano bene e su tutto il campo e per le difese è più difficile leggere l’attacco in questo modo, ed è ciò che vorrei riuscire a fare anche io con i miei ragazzi”.

Stefano Sessarego