Rimane imbattuta Brescia, che travolge Capo in casa e si mantiene in testa alla classifica. Dietro la sola a 14 punti è Venezia, con Torino, Avellino e  Milano a quota 12. Soli 2 punti di differenza tra l’ottavo posto (ancora occupato da Varese) e l’ultimo, con Pesaro, Reggio e Brindisi a quota 4 punti.

Umana Reyer Venezia – The Flexx Pistoia 84-80

Rimane in scia la Reyer, che batte faticando una coriacea Pistoia, priva di due stranieri in Sanadze e Kennedy (e con Gordon in sostituzione al lungodegente McGee). I padroni di casa non riescono mai a distanziare definitivamente gli ospiti, che rimangono sempre attaccati alla partita con spirito ed intensità, dando sicuramente un’immagine di sé diversa da quella della gara di Reggio Emilia. Nell’ultimo quarto si scatena l’ex Varese Dominique Johnson, che segna 8 punti nei minuti finali (su 18 totali). Pistoia paga la stanchezza delle sue rotazioni corte e non riesce a replicare. Per Venezia 14 di Peric e 10 di Biligha. Per Pistoia 17 di Moore, 14 di Mian e 23 di Gaspardo.

 

Vanoli Cremona – Grissin Bon Reggio Emilia

Prosegue il buon momento di Reggio Emilia, che conquista la sua terza vittoria consecutiva (considerando tutte le competizioni) sul campo di Cremona nonostante le numerose defezioni (Chris Wright, Riccardo Cervi e Jalen Reynolds). Nonostante la mancanza della coppia di lunghi titolare, Reggio Emilia vince la lotta a rimbalzo (si sfidavano due delle peggiori squadre del campionato in questo fondamentale) e anche se non ha un’ottima gestione della palla (18 perse di fronte a soli 9 assist) riesce ad aggiudicarsi la vittoria appoggiandosi ai suoi uomini di maggior talento. Per Reggio 24 di Della Valle e 18+14 di Julian Wright. Per Cremona 15 di Sims e 12 di Martin.

 

Germani Basket Brescia – Betaland Capo d’Orlando 87-53

Non si ferma più Brescia, ottava meraviglia per gli uomini di coach Diana che umiliano Capo (in attesa del doppio colpo Maynor-Hogue) e mantengono la cima della classifica. Partita mai in discussione, con i padroni di casa che imprimono il loro ritmo alla gara fin dai primi minuti, per poi allungare definitivamente nel secondo quarto (vinto 24-10). È netta la differenza di fiducia nelle due squadre, che si riflette anche nelle % al tiro: 50% da 2 e 44% da 3 per Brescia, 40% da 2 e 21% da 3 (su ben 29 tentativi). Coach Diana riesce a ruotare 10 uomini, tutti tra 13 e 24 minuti. Per Brescia 13 di Moore e Moss, 12 di Bushati e 11 di Hunt. Per Capo 17 di Kulboka e 10 di Wojciechowski.

 

Dolomiti Energia Trentino – VL Pesaro 91-74

Buona vittoria casalinga di Trento, che regola Pesaro e prova a risalire in classifica. Padroni di casa sempre in controllo della partita e dei rimbalzi (37 a 28 il computo totale), grazie ad un ottimo lavoro difensivo contro lo strapotere fisico di Manny Omogbo, limitato a soli 6 punti e 5 rimbalzi (di cui nessuno offensivo). Trento ritrova anche Jorge Gutierrez (12 punti in 15 minuti per il play messicano) e con lui anche buone %, con il 52% da 2 e il 39% da 3 (6/8 dalla lunga distanza per Silins), Pesaro non riesce ad allungare le rotazioni, faticando anche a trovare protagonisti offensivi con la serata storta di Omogbo. Per Trento 25 di Silins, 13+10 di Behanan, 13 di Flaccadori e 12 di Sutton. Per Pesaro 22 di Moore, 20 di Bertone e 13 di Mika.

 

Happy Casa Brindisi – Segafredo Virtus Bologna 79-75

Seconda vittoria consecutiva per Brindisi, continua il momento di flessione della Virtus, con la panchina di coach Ramagli che comincia a vacillare. La Virtus non riesce a trovare soluzioni alla difesa a zona di Brindisi, affidandosi solo al talento individuale dei suoi principali realizzatori, Aradori e Gentile. Brindisi beneficia molto del cambio in cabina di regia, con un Nic Moore in serata di grazia: 26 punti con solo 3 errori dal campo per il play ex-SMU alla seconda incarnazione in Puglia. Per Bologna 25 di Aradori, 20 di Alessandro Gentile (però con 1/7 ai liberi e 3/7 dalla lunetta) e 10 di Ndoja. Per Brindisi 13 di Mesicek, 10 di Suggs e Tepic.

 

EA7 Emporio Armani Milano – Sidigas Avellino 92-94

Si svolge ad Assago una delle partite più spettacolari dell’anno, con Avellino che espugna il forum dopo due tempi supplementari, trascinata dal cuore e dal talento di Ariel Filloy. Il playmaker della nazionale ha infatti firmato un’incredibile buzzer beater su una gamba sola portando i suoi al secondo supplementare, dopo che Jerrels aveva firmato il + 3 Milano quasi sullo scadere. Milano era riuscita ad agguantare il vantaggio completando una rimonta dal -10 dell’intervallo, ma Filloy prima e Rich poi, con il canestro del definitivo 92-94, hanno condannato l’Olimpia alla sconfitta. Per Milano 23 di Jerrels, 18 di Theodore, 17+20 del solito Gudaitis, 10 di Micov e Abass. Per Avellino 21 di Rich e Filloy, 16 di Ndiaye e Wells, 9+10 di Leunen.

 

Fiat Torino – Red October Cantù

Si conferma squadra vera Cantù, che nonostante tutti i problemi societari vince e convince al PalaRuffini (prima sconfitta per Torino tra le mura amiche in campionato), rischiando di essere rimontata dopo aver toccato anche il +20. Torino ricalca un copione visto più volte in campionato, con una partenza lenta e aumentando l’intensità dal secondo tempo, ma Cantù non si fa sorprendere. 22 assist (miglior dato di giornata) per gli ospiti, che approfittano delle maglie larghe della difesa di Torino per canestri facili e ottima circolazione di palla. Per Torino 29 di Washington, 16 di Vujacic, 14 di Poeta e 10 di Patterson. Per Cantù 25 di Culpepper, 16 di Smith, 14 di Burns, 12 di Parrillo, 11 di Cournooh e 10 di Crosariol.

 Marco Mastrorilli
(foto da Facebook Reyer Venezia)