Gli anni di ritardo sono giusto un paio, ma alla fine il cerchio si è chiuso e Tommaso Gergati è “planato” al Basket Malnate, pronto per inaugurare il nuovo ciclo voluto dai dirigenti della società.
“Dopo alcuni abboccamenti andati a vuoto in anni precedenti, – spiega Gergati -, l’estate scorsa ci siamo finalmente trovati: io libero da impegni e totalmente in linea con le idee e programmi del club gialloblu che, aspetto non marginale, è uno di quelli che lavora meglio in provincia di Varese e mette particolare attenzione al settore giovanile”.

Non a caso, la squadra che avete allestito per l’edizione 2017-2018 del campionato di serie D è totalmente diversa da quella vista fino a pochi mesi fa. 
“Il secondo posto del passato campionato è stato ottenuto con un gruppo di giocatori esperti e stagionati mentre quello attuale è giovanissimo e assolutamente proiettato nel futuro. Rispetto al 2017 abbiamo confermato solo quattro ragazzi – Chiesa, Mancuso, D’Andria e Grassi -, abbiamo inserito in pianta stabile due nostri Under Cassani e Milani e abbiamo riempito l’organico con i nuovi arrivi di Brighina, Anzini, e altri quattro Under: Zanasca, Dal Bosco, Ambrosini, Bergamaschi. Infine, per ora, nel roster ad impreziosire il tutto c’è anche mio fratello Francesco”.

Per raggiungere quale traguardo sarete al via del campionato?
“La volontà è quella di lottare ancora per entrare nei playoff anche se – continua Tommy – siamo consapevoli che davanti a noi, in un’ipotetica griglia, ci sono almeno cinque-sei squadre che al momento sembrano più forti e attrezzate. Però, stiamo lavorando benissimo in palestra per costruire i nuovi meccanismi di gioco e gerarchie apprezzabile e condivise. Ovvio, siamo ancora indietro ma la speranza è quella di velocizzare tutti i processi e bruciare le tappe. Detto questo, penso che il nostro livello fisico e atletico sia più che buono e, sotto il profilo strettamente tecnico, ritengo che la presenza di un giocatore di classe superiore come mio Francesco possa garantire a tutti i compagni un sicuro salto di qualità. Insomma, detto in poche parole, è chiaro che con mio fratello saremo una squadra con potenzialità di alto livello. Senza di lui, ovviamente, le prospettive sarebbero abbastanza diverse, più “normali”. Quindi, ripeto, forse non saremo da primi quattro posti, ma avanzare la nostra candidatura per la post-season non credo sia un’eresia così come – conclude il primo dei tre figli del grande Piero -, è sicuro che tutti dovranno i conti con noi”.

Massimo Turconi