Emessi anche gli ultimi verdetti, la stagione del Girone B di Serie D può dirsi davvero conclusa. A compendio del campionato, le valutazioni su tutte le squadre del raggruppamento.

Monza festa promozione MONZA 9: Più punti di tutti (80, come il Mestre nel Girone C). Miglior difesa (17 reti al passivo) e miglior differenza reti (+53) della categoria. Unica imbattuta fuori casa (14 vittorie e 3 pareggi). I numeri sottolineano quanto il campo aveva già ampiamente certificato: il Monza è (di gran lunga) la squadra più forte. Non solo del girone. Antonelli, Zaffaroni, D’Errico i tre protagonisti. Rispettivamente: dietro la scrivania, in panchina e sul terreno di gioco. Tutti ex Pro Patria. Forse, un beffardo segno del destino. Schiacciasassi.

CILIVERGHE 8. Nessuno ha segnato quanto i gialloblu bresciani (75 reti). Nessuno ha una coppia di bomber come la premiata ditta Galuppini/Bertazzoli: 43 reti in partenariato (più 3 nei playoff). Una macchina da gol tenuta a secco una sola volta in stagione. Neanche a dirlo, dal Monza capolista. Probabilmente, il successo nella post season sarà solo virtuale. Ma lo spessore dell’annata non è materia di dibattito. Indiscutibile.

LECCO 7. Salvezza clamorosa ottenuta con il curatore fallimentare in società, una bandiera in panchina (Bertolini) e 7 under (più 4 ’95) in campo. Alla 20^ è ultimo a quota 11. Da lì in avanti mette insieme 20 punti vincendo poi i playout al 93’ contro i limitrofi dell’Olginatese. Miracoloso.

PONTISOLA 7. Chiude a meno 3 dal quinto posto recuperando 12 lunghezze alla Pro Patria nelle ultime 15 giornate. Non basta per i playoff. Ne avanza invece per mettersi in saccoccia 25.000 euro avendo guidato il girone come più attenta utilizzatrice di under. In casa fa più punti di tutti (38). Primato platonico. Ma emblematico della tigna. Lungimirante.

Playoff Ciliverghe Virtus BergamoVIRTUS BERGAMO 7. L’unica a battere il Monza (prima dell’ingannevole 0-1 del Dro all’ultima giornata). Ai playoff rende la vita durissima al Ciliverghe sfiorando l’impresa. Madonna parla poco (o niente), ma i fatti li sa fare. Tommaso Morosini (forse) il miglior giocatore pound for pound del campionato. Tosta.

CARAVAGGIO 6,5: Con 8 punti di vantaggio sulla zona salvezza, a metà stagione ha già virtualmente raggiunto l’obiettivo. L’unica a battere due volte il Ciliverghe. Per la squadra di Bolis un piccolo punto d’onore. Calcolatore.

DARFO BOARIO 6,5: A dicembre la trasformazione. Nonostante le beghe societarie. O forse (chissà), proprio in virtù di queste. Del Prato tiene la barra a dritta centrando (tanto per gradire) anche la semifinale di Coppa Italia. Nel girone di ritorno solo 3 punti meno del Monza. Con Muchetti e Spampatti dall’inizio (probabilmente), sarebbe stata subito da corsa. Levante.

GrumelleseGRUMELLESE 6,5: Naviga sempre a debita distanza dalla zona rossa: più 3 al giro di boa, più 6 sotto lo striscione. Segna poco e incassa parecchio (anche 6 pere dal Ciserano seppure all’epilogo). Guidata dal resiliente Melosi, deve anche fare i conti con un tentativo novembrino di ribaltone tecnico. Rivoluzione che (per fortuna giallorossa), alla fine non va in porto. Coriacea.

CISERANO 6: Obiettivo salvezza raggiunto con il minimo dell’agio. La Ghisalberti-dipendenza è un pregio fino a quando non diventa un limite. L’esonero di Aldo Monza a 2 dalla fine un sofisma dal vago sapore del regolamento di conti. Stiracchiato.

DRO 6: In casa leoni, fuori…vabbeh, fate voi. 29 punti al “Comunale Oltra”, la miseria di 7 on the road. Magari la colpa è delle trasferte in giornata. Ma la doppia velocità è davvero stridente. Casalingo.

PERGOLETTESE 6: Otto vittorie per aprire la stagione. Poi, un campionato a strappi. Con Curti in panchina (allenatore per hobby, pittore per professione), il parallelo è di prammatica. Buon disegno preparatorio. Manca però l’affresco. Abbozzata.

SCANZOROSCIATE 6: Terzo peggior attacco e seconda peggior difesa. Come faccia a salvare la ghirba (seppur con grande affanno ai playout contro il Levico), è materiale per occultisti. Enigmatico.

OLGINATESE  5,5. L’organico è quello che è. La sofferenza da mettere in debito preventivo. Ma andare ai playout solo per 2 gol di differenza reti e beccare i vicini del Lecco, è da autentici iellati. Limitata.

LEVICO TERME 5: Costantemente in bilico tra playout e retrocessione diretta. Cambia allenatore ad ottobre e fa un discreto mercato a dicembre. Della serie: per provarci, ci prova. Non basta però ad invertire la rotta ed evitare l’Eccellenza. Raggelato.

06-11-2016 Grumello del monte (BG)Campionato Dilettanti 2016/17 Gir BGrumellese - Aurora pro patriaNella foto:PRO PATRIA 5: Avvio stentato, autunno da tigri con il record storico di 8 successi in striscia, 2017 con pochissime luci e parecchie ombre. Finire a 18 punti dalla vetta non era nelle previsioni (e nei desideri) di nessuno. Ma fotografa i reali valori al di là delle opinioni. Considerarsi (a torto) la vera alternativa al Monza, un fatale errore di presunzione. Sopravvalutata.

SEREGNO 5: L’ex presidente Di Nunno fa (e disfa) riducendo una stagione da (potenziali) protagonisti ad una da semplici comprimari. Il cambio al vertice arriva solo a babbo trapassato. L’esonero con l’elastico di Andreoletti, il manifesto dell’annata brianzola. Emarginato.

VIRTUS BOLZANO 5: Il profondo sano realismo di Luca Lomi può regalare perle di saggezza. Non la permanenza in categoria. I 6 punti persi sul Lecco nelle ultime 14 giornate sono la chiave statistica della discesa al piano di sotto. Condannata.

CAVENAGO FANFULLA 4: La rosa ha qualità (anche se disomogenea) per un campionato (più o meno) tranquillo. Una gestione cervellotica ed una guida tecnica inadeguata compongono il papocchio. Maldestro.

Giovanni Castiglioni

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