Sarà quella di domenica 4 giugno al Concaverde di Lonato del Garda una giornata di gare intensa quanto avvincente. Stiamo parlando del Campionato regionale per società di Fossa Olimpica con in palio anche gli scudetti lombardi per i migliori tiratori delle categorie Eccellenza, Prima e le qualifiche Lady, Settore Giovanile e quello Paralimpico.

Si riparte dal record di presenze, dei 530 tiratori, in rappresentanza di 22 sodalizi lombardi, fatti registrare lo scorso anno. Un dato, questo, che da solo certifica l’attaccamento a questa kermesse per certi versi atipica, dove ad emergere prepotentemente, oltre al lato puramente sportivo e agonistico, è quella sana voglia di socializzazione tra i tiratori e delle loro famiglie, che una volta all’anno danno vita a questa autentica festa del nostro sport e non solo.
Detto dello spirito che anima l’intera manifestazione, dove tra il verdeggiante scenario del grande prato sempre molto curato e le folte chiome dei numerosi alberi, che sono lì ad assicurare vasti spazi d’ombra per quello che potremmo definire un pic-nic perfetto, non va però scordata la sfida in pedana.

Sì, perchè di autentica gara, si tratta, con tutte le sue sfaccettature, gli zeri che non vorresti e quella corsa verso i gradini del podio che invece rimangono obiettivo primario, il tutto comunque stemperato, almeno all’apparenza, da questo connubio tra il confrontarsi con se stessi e il piacere di ritrovarsi tra tanti amici che, magari da tempo, avevamo perso di vista. E gara sia! Con 75 piattelli da distruggere nel corso delle 3 serie in programma e, soprattutto quando si è componenti di una squadra, quel valore aggiunto che ti fa comprendere come, il massimo, lo si raggiunge quando si è insieme. La voglia, a volte fattore più negativo che positivo nel tiro a volo, dove abilità, destrezza e concentrazione vanno di pari passo, di fare al meglio la propria parte. Ma questo è anche il modo più esemplare di partecipare a una gara, dove non esiste realmente qualcuno da battere se non se stessi in prima istanza, magari sperando anche in un pizzico di fortuna, componente da un piattello o spiccioli, che a volte fa la differenza. L’importante, poi, è rendersene conto e rispettare sempre tutti gli avversari perchè, a loro volta, protagonisti di prim’ordine.

A coordinare la gara, garanzia di grande professionalità ed esperienza, sarà il responsabile regionale della specialità, nonché giudice di gara nazionale, commissario arbitri regionale, con l’abilitazione di formatore giudici di gara Santo Falanga.

Stilare pronostici della vigilia per quanto concerne le società candidate al successo finale e al successivo accesso alle finali tricolore è opera ardua, con i bresciani del Tav Pezzaioli di Montichiari a far pesare la vittoria della passata stagione con una nutrita schiera di sodalizi in grado però di rimescolare le carte. Ecco quindi farsi sotto le candidature del Tav Belvedere di Uboldo, del Poggio dei Castagni di Vobarno, del Tav Il Campanile di Mesero, del Tav Bergamo, delle “Frecce Verde-Oro” del Concaverde, del San Fruttuoso di Castel Goffredo, dell’Eurotrap, dei Cieli Aperti, del Tav Fagnano, l’Arlunese e via discorrendo.
Insomma: c’è proprio spazio per tutti, così come per i titoli individuali dove per Borlini, Premoli, Bocca, Lorenzo Ferrari e Bulgheroni, ripetersi sarà impresa davvero ardua, con tanti tiratori altrettanto validi e motivati, per nulla quindi intenzionati a concedere loro il benchè minimo vantaggio, nè sotto l’aspetto psicologico, figuriamoci poi in fatto di piattelli.

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