Trento è stata la squadra più forte e al contempo più sfortunata dell’intero girone di ritorno. Sei vittorie consecutive per aprire la seconda metà di stagione, poi altre tre nei quattro scontri seguenti. L’ultimo successo è stato il più dolce e il più amaro: +22 a Milano (unica squadra a vincere in trasferta contro l’Olimpia in campionato), ma infortunio da due mesi di stop per Marble e per Baldi Rossi. Per sostituire lo statunitense, i bianconeri hanno firmato ShavonShields, ala proveniente dai FraportSkyliners.

Molto importante per coach Buscaglia, soprattutto nella metà campo difensiva, è l’apporto dei due playmaker Aaron Craft(9.8 punti, 4.1 rimbalzi e 4.5 assist di media) e Toto Forray (5.8 punti e 1.8 assist). Nello spot di guardia ci sono gli italiani Diego Flaccadori (8.7 punti e il 30.6% dall’arco) e Riccardo Moraschini (2.9 punti in 10.2 minuti). Come ali, oltre al nuovo arrivato Shields, l’allenatore utilizza Joao Gomes (8.7 punti e 5.1 rimbalzi) e Dominique Sutton (14.6 punti e 6.2 rimbalzi), il giocatore che ha cambiato il volto della stagione per la Dolomiti. Sotto canestro c’è Dustin Hogue (9.2 punti e 6.2 rimbalzi).

Trento è una squadra che fa affidamento sull’energia e sull’atletismo dei suoi giocatori. È capace di sovrastare fisicamente ogni avversaria e forza quasi 17 palle perse a partita: al ritorno contro la Dolomiti Energia furono 28 per Caserta e 26 per Venezia, all’andata 23 per Varese. Quello bianconero è il peggior attacco del campionato per percentuale da tre punti (31.2%) e uno dei peggiori per punti di media, ma al contempo nessuna squadra subisce meno punti e prende più rimbalzi di Trento.

Occhio a… Aaron Craft – È nato a Findlay (Ohio) il 12 febbraio 1991. In NCAA ha giocato per gli Ohio State Buckeyes ed è diventato un’autentica icona di OSU: miglior giocatore nella storia dell’ateneo per palle rubate, due volte difensore dell’anno nella Big Ten e una volta MVP del Torneo di Conference. Durante il Torneo NCAA del 2013 segnò il canestro sulla sirena che permise ai Buckeyes di avanzare fino alle Sweet Sixteen. Dopo il college ha vinto il titolo della D-League (collezionando anche il premio di difensore dell’anno) con i Santa Cruz Warriors.

Seguito anche da Varese, approdò invece in Europa grazie agli ungheresi dello Szolnoki Olaj: 5.7 punti e 3.8 assist di media alla sua prima esperienza nel Vecchio Continente. In estate il gm Salvatore Trainotti gli ha offerto il ruolo di leader a Trento e non è rimasto deluso: Craft si è distinto per le doti difensive e di playmaking. Non è un tiratore dall’arco, ma è pericoloso quando riesce a penetrare all’interno dell’area avversaria (52% da due). A Milano si è regalato una prova totale da 12 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.

f.a.