Un inizio di stagione in salita per l’Inveruno che ci ha messo un po’ a carburare. Poi è esploso sino ad iniziare il girone di ritorno nel migliore dei modi, ovvero con una vittoria contro il Borgosesia che aveva lanciato la squadra nella parte alta della classifica. Domenica scorsa, invece, per i gialloblù è arrivato un pesante kappaò in trasferta a Cuneo. Una giornata storta per gli ospiti che erano riusciti a pareggiare dopo lo svantaggio iniziale, ma che nella ripresa sono capitolati subendo altre tre reti.
Durante la sfida è stato espulso Maimone che dunque non sarà in campo contro il Varese. Lo stesso discorso vale per l’ex di turno Stefano Truzzi (ammonito in diffida), centrocampista cresciuto nelle giovanili biancorosse e che fece il suo esordio in Serie B con Bettinelli in panchina. Il rammarico del giocatore è grande: «Una partita volevo giocare quest’anno e invece non potrò esserci; mi dispiace tantissimo. Purtroppo me la guarderò dalla tribuna».
Il mediano veste la maglia gialloblù da due stagioni e commenta così il percorso: «Sta andando molto bene, meglio di un anno fa in cui facemmo un bellissimo campionato. Quest’anno non siamo partiti benissimo, ma poi siamo cresciuti tanto. Dispiace per lo stop di domenica scorsa – prosegue -, ma a Cuneo era difficile. Lo stesso Varese è capitolato in casa alla prima di ritorno».
Truzzi ha giocato in biancorosso tre anni e mezzo tra Primavera e prima squadra. «Mi portò mister Tomasoni che mi aveva allenato negli Allievi della Pro Patria; lo ringrazio tantissimo. Poi, l’anno dopo, arrivò Bettinelli e fu un campionato bellissimo, non disputammo i playoff solo per la differenza reti. Con lui ho un rapporto bellissimo e tutt’ora lo sento. Successivamente giocai sei mesi con la Primavera guidata da Ganz per poi andare in prestito in Serie D».
A fine prestito il rientro a Varese per indossare la maglia della prima squadra, in Serie B, dove ritrovò mister Bettinelli. «E’ stato bellissimo poter fare un’esperienza del genere. Il mio esordio ci fu contro il Pescara alla penultima giornata e vincemmo 2-1 grazie al gol di Forte. Me lo ricordo come fosse ieri: indimenticabile».
Questo il suo pensiero sul campionato di Serie D: «Una categoria dove puoi vincere e perdere con tutti. Il campionato è molto equilibrato, il nostro girone soprattutto. Si deve stare sempre sul pezzo, tutti possono rubare punti e ci sono ottimi giocatori dappertutto».
Il pronostico? «Alla lunga le prime quattro della classifica si staccheranno e si giocherà di nervi. Alla fine secondo me se la giocheranno Varese e Chieri».
Il classe 1994, che lavora come personal trainer e studia Scienze Motorie, dice di ispirarsi a «Nainggolan. È il mio idolo e somigliargli sarebbe un sogno. A cosa punto? A giocare in una piazza importante. Nel mercato di dicembre c’è stata la possibilità di tornare a Varese, ma poi non se ne è fatto più nulla».
Elisa Cascioli