Secondo tempo della sfida tra Uboldese ed Olimpia. Diagonale rasoterra dalla destra di Sassi. Menegon si distende e schiaffeggia la palla quel tanto che basta per evitare il gol. Qualche minuto più tardi: Niesi entra in area e calcia, il suo tiro non è un granché, l’estremo difensore dell’Uboldese ci mette letteralmente il corpo e respinge un’altra palla gol. Due giri di lancette e Niesi ci riprova. Indovinate un po’: Menegon disinnesca pure questa, stavolta con i piedi. Salvando per la terza volta nel giro di cinque minuti il risultato e mettendo in mostra tutto il repertorio, di cui già aveva dato un assaggio nella prima frazione con un volo plastico a deviare in angolo la punizione di potente di Visconti dalla trequarti.

Che c’è di meglio di un biglietto da visita del genere per rispondere alla critiche che non meno di qualche settimana fa lo avevano ingiustamente reso colpevole della sconfitta patita dall’Uboldese nella complicatissima trasferta di Capolago contro la Belfortese?

Foto da Alessio Colombo (1)

RAPPORTO CON LA CRITICA –Non do tanta importanza alle critiche che siano positive o negative. Spesso preferisco non leggere nemmeno i giornali che parlano della mia squadra – rivela l’estremo difensore rossonero –. Questo non vuol dire che non abbia rispetto per i giornalisti e per la critica in generale. Però, con tutto il rispetto dovuto, preferisco ascoltare le critiche ed i consigli del mio allenatore o del mio preparatore con cui ho un rapporto quotidiano e più personale. Sono solito dare il mio meglio in campo in tutto e per tutto. Cerco di aiutare la squadra nel migliore dei modi e penso di averlo dimostrato nelle ultime partite. Però non pretendo elogi, come non ascolto le critiche”.

PRO E CONTRO – In effetti con le sue parate tanto spettacolari quanto prodigiose Daniele Menegon ha tolto più di una volta le castagne dal fuoco e guidato la sua Uboldese nella veloce ascesa dalla parte bassa della classifica alla terza piazza, a sole cinque lunghezze dalla capolista Castanese, in un momento di forma strabiliante. I rossoneri hanno invece fatto un pochino di fatica a trovare la quadra. “Non ci piace molto vincere facile – scherza Daniele –. Raramente otteniamo una vittoria larga imponendoci in maniera schiacciante. Anzi a volte perdiamo punti con squadre alla nostra partita. Eppure siamo sempre gli stessi. Dobbiamo assolutamente migliorare alcuni aspetti per fare il salto di qualità. Giocare più di squadra. Ci attacchiamo troppo spesso alle individualità. La cosa positiva è che siamo in un ambiente sereno senza troppe pressioni”.

Spesso lo abbiamo visto vestire i panni di Superman per volare da un palo all’altro e salvare la propria porta dalle insidie avversarie, Daniele, nonostante la vetta non sia poi così tanto lontana, preferisce mantenere i piedi ben saldi a terra. “Siamo una squadra molto complicata. Abbiamo tutto per poter fare bene, a partire dai giovani che dimostrano di adattarsi molto bene alla categoria. Dipenderà tutto dalle nostre motivazioni”.

Alessio Colombo