La Valceresio nasce nel 2010 come progetto di settore giovanile nel quale vengono coinvolti alcuni allenatori e dirigenti operanti nell’Arcisatese Audax, tra questi, Ghezzi, Spoti, Mei, Prini, e del Ceresium Bisustum, coordinati da Silvano Zanovello. La crescita della Valceresio vive un ulteriore passaggio nella stagione 2013-2014 con l’inserimento della Prima squadra, attualmente impegnata nel campionato di Prima Categoria, e la Juniores, passaggio che ha sancito la fine dell’esperienza targata Arcisatese.

Nell’attuale stagione sono 270 i tesserati nel vivaio biancoverde, numeri di una realtà di spicco all’interno del panorama giovanile provinciale. Alla base di questa crescita c’è un impianto organizzativo strutturato negli anni, capace di gestire l’attività con un numero importante di tesserati, come ci spiega Silvano Zanovello, uno dei fondatori e attualmente Coordinatore tecnico del settore giovanile: “A livello gestionale e organizzativo abbiamo diviso l’attività in due rami, l’attività di base, che parte dai Piccoli Amici e arriva agli Esordienti, e il settore agonistico, con le formazioni della categoria Giovanissimi, Allievi e Juniores. Attualmente, nell’attività di base, possiamo annoverare, 25 bambini nati nel 2012 e 2013, per i quali abbiamo creato il progetto bimbo, attività ludico motoria svolta il sabato mattina in palestra e seguita da due laureati in Scienze motorie, Francesco Toniolo e Riccardo De Rocci, in qualità di istruttori. Abbiamo una trentina di bambini nati nelle annate 2010 e 2011, per la categoria Piccoli Amici e tutta la filiera di squadre, con una formazione per annata, per le altre categorie, in talune  anche due, come nei Primi calci ed Esordienti. Per quanto concerne il settore agonistico, dalla passata stagione, abbiamo deciso di fare una sola squadra per annata, al fine di evitare di far giocare alcuni nostri ragazzi in campionati nei quali non potevano fare classifica. Quindi, abbiamo una squadra di Giovanissimi 2004, una di Giovanissimi 2003, una formazione di Allievi 2002, una con i nati nel 2001 e, infine, la Juniores che partecipa al campionato regionale, fascia B”.

L’ampia base numerica ha permesso una crescita qualitativa delle formazioni biancoverdi e permesso di sviluppare un percorso calcistico che prevede una scrematura, come chiarisce Zanovello: “Nell’attività di base prendiamo tutti, facciamo giocare tutti i bambini, cercando di formare il più elevato numero di squadre. Una graduale differenziazione, in base al livello di maturazione calcistica, comincia nel fase primaverile del primo anno della categoria Pulcini. Tale differenziazione ha riflesso unicamente nella composizione dei gruppi squadra, perché gli allenamenti vengono svolti tutti insieme, con un rapporto di un istruttore ogni dieci bambini. In questo solco prosegue l’attività fino alla categoria Esordienti, poi, con il passaggio nel settore agonistico, come accennato, abbiamo deciso di formare un solo gruppo squadra per annata. Alla base di questa decisione c’è l’esperienza delle precedenti stagioni, che ci ha portato a maturare la volontà, in linea di continuità con quanto svolto nell’attività di base, di avere delle squadre qualitativamente capaci di accedere e giocare nei campionati di livello regionale e, nel contempo, di non trattenere gli altri ragazzi in una seconda squadra di livello provinciale. Ai ragazzi che non proseguono più a giocare nelle nostre fila, noi proponiamo la collocazione in alcune società operanti sul territorio con le quali abbiamo un rapporto di stima e collaborazione, anche se la decisione finale spetta sempre al ragazzo e alla famiglia”.

Crescita qualitativa comprovata dai risultati ottenuti dalle formazioni del settore agonistico nelle ultime stagioni e confermati negli attuali campionati autunnali con il primo posto della squadra degli Allievi 2001, l’accesso ai Regionali nei gironi primaverili per gli Allievi 2002 e i Giovanissimi 2003, mentre, si giocheranno la vittoria del girone nel prossimo turno di campionato i Giovanissimi 2004. Profilo tecnico elevato che la Valceresio esprime anche con le proprie formazioni del settore di base, dove, i giovani biancoverdi spesso si distinguono per la qualità del gioco espresso.

Dietro questi risultati un’intelaiatura organizzativa che non trascura nessun ambito, accompagnato dalle competenze delle persone coinvolte come emerge dalle parole di Zanovello: “Oltre il mio ruolo di Coordinatore tecnico del settore giovanile, sempre nel rispetto della ramificazione tra ambito agonistico e attività di base, abbiamo la presenza di specifiche figure. Nel settore agonistico c’è un Direttore Sportivo, Roberto Primi, un Responsabile tecnico, Sergio Sestagalli e un Responsabile dei dirigenti accompagnatori, Luca Cecchini, il quale svolge una preziosa attività formativa nei confronti dei nostri dirigenti accompagnatori, quasi sempre sono genitori dei nostri ragazzi, che verte su aspetti comportamentali e regolamentari”.

Dal punto di vista tecnico e di percorso Zanovello evidenzia i cardini sui quali si incentra l’attività: “Mettiamo molta attenzione alla crescita motoria dei nostri ragazzi, favorendo esperienze anche di carattere multidisciplinare al fine di sviluppare un bagaglio motorio importante e ampio, senza precoci specializzazioni di disciplina. Per fare questo abbiamo inserito la presenza di un preparatore atletico nel settore agonistico, che lavora trasversalmente con tutte le squadre, mentre nell’attività di base, i nostri istruttori sono tutti laureati in Scienze motorie. Oltre agli aspetti riguardanti la motricità, molta importanza è data all’aspetto educativo e comportamentale. Cerchiamo di trasmettere ai ragazzi i valore del rispetto e dell’educazione, curando anche gli aspetti relazionali”.
In prima linea ovviamente gli istruttori, figure più prossime ai giovani, che spesso diventano veri e propri punti di riferimento: “I requisiti sui quali scegliamo i nostri istruttori sono l’età, prendiamo ragazzi giovani, con laurea in Scienze motorie per chi opera nell’attività di base e con qualifica federale Uefa B per chi opera nel settore agonistico e non solo. Per tutti, ovviamente, si valuta il tratto umano e la capacità di relazione e gestione del gruppo squadra e, in particolare, chiediamo un specifica attenzione agli aspetti riguardanti la comunicazione, sia con le famiglie sia con i ragazzi”.

Altro tassello fondamentale sono le strutture e, seppur non essendo frutto di una fusione, la Valceresio può contare su un adeguato numero di campi che formano un reticolato sul territorio della Valle: “Il nostro campo principale è il “Peppino Prisco” di Arcisate, dove giocano unicamente le partite di campionato la Prima squadra, la Juniores e le formazioni del settore agonistico, a esclusione dei Giovanissimi 2004. Adiacente al “Peppino Prisco” c’è il campo a sette, con fondo in sabbia, delle scuola “Schwarz”, sul quale si allenano gli Allievi e i Giovanissimi; poi, da questa stagione, abbiamo dotato di impianto di illuminazione quello che noi chiamiamo “Campo Rainer”, vicino alle cave, quindi, ora utilizzato per gli allenamenti della Prima squadra, Juniores e portieri. Infine, c’è il campo sportivo di Brenno, dove viene svolta tutta l’attività del settore di base e quello di Bisuschio, che condividiamo con il Ceresium Bisustum, dove giocano i Giovanissimi 2004”.

 Marco Gasparotto