Centoquaranta. Dalla fondazione delle due storiche società del basket lombardo, Varese e Cantù si sono già sfidate in partite ufficiali per 140 volte. I biancorossi sono nettamente in vantaggio per numero di vittorie nei confronti diretti, un dato che è confortante solo in parte: negli ultimi dieci campionati di A disputati dal club biancorosso, i derby vinti sono stati solo otto a fronte di dodici sconfitte, che si alzano a quota quindici considerando la serie Playoff (persa 0-3) del 2011.

Cantù, dunque, in tempi recenti è stata la vera protagonista del derby, anche se l’ultimo precedente (ad aprile) ha visto Varese tornare a vincere in trasferta: il digiuno esterno nel derby con Cantù per i biancorossi durava addirittura dalla stagione 2006/2007. La Red October, invece, non ha tabù da sfatare lunedì sera perché a Masnago, in questi anni, è passata diverse volte. Una circostanza che non dovrà ripetersi in questo derby: Varese, dopo le due sconfitte consecutive, ha bisogno di iniziare ufficialmente il suo campionato anche sul versante dei punti in classifica.

Non sarà facile: per la prima volta da inizio campionato, la Openjobmetis avrà decisamente la pressione sulle sue spalle. I membri del roster canturino, infatti, con la larga vittoria su Cremona e la riconciliazione di fine gara con i tifosi, si sono scrollati di dosso mesi di polemiche e di incertezze ed arriveranno a Masnago forti di una ricostruita fiducia nel valore della squadra. Un valore che si estrinseca nella vena offensiva degli esterni e nella stazza di un reparto lunghi che può imporre la sua legge nel pitturato.

Varese, dal canto suo, ha lavato via la sconfitta con Venezia offrendo una prestazione maiuscola sul parquet di Milano: la vittoria al Forum, negli ultimi anni, non era mai stata così vicina. I biancorossi si sono ritrovati sul pari a 2’ dalla fine e hanno avuto per due volte – con Waller dall’arco – il tentativo per il controsorpasso. Un traguardo che è stato possibile grazie ad una strepitosa intensità difensiva messa in campo per 40 minuti, tanto da costringere Milano ad affidarsi unicamente al talento dei suoi giocatori senza riuscire a produrre con continuità soluzioni di squadra.

Difesa e contropiede, lo ha ripetuto più volte Caja da quando la squadra ha dato il via ai lavori per la stagione 2017/2018, è il mantra per Ferrero e compagni. La Openjobmetis, più che mai in un derby, non può prescindere dalla grinta, dall’energia e dalla voglia di ottenere il primo successo stagionale. La capacità di resistere ai parziali e di reagire, mostrata nel precampionato e contro Milano, deve essere il punto di partenza su cui costruire l’intera stagione. Ora però c’è il derby, non c’è tempo di pensare alle giornate successive. Anche perché Varese-Cantù, spesso, è una partita che dal punto di vista del morale può valere più di due semplici punti.

Filippo Antonelli