Il campionato per la Openjobmetis è cominciato con tre sconfitte in quattro partite, anche a causa di un calendario che ha già messo Ferrero e compagni contro le prime tre della classe. Varese riparte ora in casa dalla sfida tutt’altro che proibitiva contro Pistoia. L’obiettivo è quello di aggiungere i due punti in classifica. Coach Attilio Caja ha presentato così la gara:

«Ci siamo preparati intensamente e abbiamo cercato di migliorare alcune cose che reputavamo importanti dopo la partita di Brescia: vogliamo avere il coinvolgimento di tutti i giocatori e approfondire – ha spiegato l’allenatore – situazioni di gioco che ci permettano di non ricorrere unicamente al tiro da tre. C’è stata applicazione da parte della squadra: vedo miglioramenti quotidiani e questo ci fa ben sperare per il prosieguo della stagione».

Hanno tenuto banco in settimana i discorsi su Cameron Wells, che ha iniziato un po’ a rilento il suo campionato: «La sua settimana – ha affermato Caja – è stata positiva, è motivato e coinvolto. Percepisce che da lui ci aspetta qualcosa in più, ne parliamo apertamente perché lui e il suo agente sono due brave persone con cui si può discutere dell’aspetto tecnico. È il primo ad accorgersi che deve migliorare il suo contributo».

«Si sta sforzando, in allenamento – ha proseguito il coach – sta facendo buone cose, speriamo che tutto questo si possa tramutare presto in buone prestazioni in partita. Lui e anche Avramovic possono attaccare di più, creare per loro stessi e per i compagni. Sono cose di cui parlo con loro dal primo giorno, non sono un amante del playmaker esecutore che fa giocare solo gli altri: il mio playmaker ideale dev’essere un attaccante prima di tutto e questo comprende prendere anche iniziative. Se non si provoca un aiuto, non si avrà neanche un compagno libero a cui passarla».

Un livello di gioco più alto da parte di Wells potrebbe anche portare a notevoli vantaggi per i compagni di squadra, i centri su tutti: «Mi piacerebbe – ha spiegato Caja – che Pelle e Cain venissero maggiormente coinvolti sotto canestro. Lavorano tantissimo in partita, si fanno trovare pronti e meritano qualche pallone in più. Con omogeneità la squadra avrebbe di conseguenza più armi da poter sfruttare».

L’allenatore ha poi analizzato l’avversaria del prossimo turno: «Pistoia negli ultimi anni ha raggiunto traguardi degni di rispetto. La coppia formata dall’allenatore Esposito e dal playmaker Ronald Moore è affiatata: Moore è il suo uomo di fiducia, ha leadership ed è un allenatore in campo. Il feeling che ha con Esposito lo trasmette sul campo, sa quello che l’allenatore vuole e questo ti fa guadagnare tempo nella costruzione perché il playmaker può aiutare gli altri ad inserirsi in squadra a livello emotivo e tecnico».

«Dobbiamo stare molto attenti a lui – ha continuato Caja – perché sta migliorando da tre punti e sa dare ritmo a tutta la squadra. Poi c’è Markus Kennedy, il secondo miglior rimbalzista offensivo del campionato dietro a Cain: la differenza tra i due è che per questioni di stazza ogni rimbalzo offensivo di Kennedy si tramuta in due punti. Anche Bond e Gaspardo possono dire la loro sotto le plance».

I rimbalzi offensivi sono, secondo Caja, una delle due chiavi di questa gara: «Oltre alle capacità a rimbalzo in attacco, Pistoia ha come qualità la propensione alla transizione e al contropiede: Moore si esalta in queste situazioni e può anche concludere in prima persona. A metà campo, invece, c’è tener d’occhio Mian che sta crescendo anno dopo anno e Sanadze, che è un buon tiratore. Pistoia gioca con grande intensità, è un’avversaria pericolosa».

Varese, dunque, dovrà a sua volta mettere in campo grande intensità per contrapporsi ad un’avversaria di questo tipo: «In questi due mesi la difesa non ci è mai mancata: abbiamo subito solo 74 punti da Milano e 73 da Brescia. Io vedo come lavorano i miei, come si preparano e lo spirito di sacrificio che hanno. Non ho dubbi che l’intensità ci sarà, stiamo lavorando su altro adesso: come la volta scorsa avevo chiesto più velocità di esecuzione, adesso stiamo già provando ad aggiungere altro. Quando c’è una squadra nuova, c’è bisogno di tempo per conoscersi ed affinare i meccanismi. Vedo miglioramenti costanti».

Il coach, dunque, ha piena fiducia per questa partita: «Gli ottimi segnali che si sono visti ci danno buone sensazioni. Speriamo nell’immediato di riuscire a tradurre tutto questo lavoro in una vittoria perché vincere domenica significherebbe rimanere in un’ottima posizione di classifica per quello che riguarda i nostri obiettivi. La squadra è molto determinata, siamo fiduciosi».

Filippo Antonelli