Verbano Luino guarda al 2018 con l’idea di conquistare, ancora una volta, il titolo di squadra a “chilometri zero” della C2. E Matteo Minetti, dirigente del team lacuale, correrà per conquistare, ancora una volta, il titolo di general manager più “green” della categoria in virtù di concetti tipo “sostenibilità di un progetto”.
“In realtà si tratta di titoli facili da portare a casa perché – si schernisce Minetti -, la nostra collocazione geografica, le nostre scarne risorse e soprattutto la nostra filosofia ci conducono verso scelte convinte sulle quali, peraltro ottenendo buoni risultati, stiamo lavorando da anni”.

Quindi, stringi stringi, anche per la stagione 2017-2018 vedremo la tua squadra in versione autarchica?
“Il gruppo col quale affronteremo la quarta stagione consecutiva di C2 – conferma Minetti – sarà in larghissima parte “Made in Luino”, quindi formato da giocatori cresciuti nel nostro settore giovanile. Così per la prossima stagione la squadra affidata all’ottimo coach Andrea Manetta sarà composta da 8 elementi nostri – 5 senior più 3 under -, e solo 3 giocatori senior che saranno con noi con lo spirito degli “americani di Copp”, quindi di giocatori importanti, chiamati ad innalzare le qualità tecniche e mentali del gruppo. Il tutto seguendo due “fil rouge”: continuità e sostenibilità di un progetto che, rispettoso di tutte le istanze – tecniche, logistiche economiche -, sia in grado di inseguire importanti traguardi: guardare avanti, continuare a crescere, migliorare. Finora, nelle tre stagioni di C2, nonostante malaugurati incidenti di percorso, ci siamo riusciti: 6 vittorie il primo anno; 9 il secondo e 11 in quello appena concluso”.

Destano curiosità i termini crescere e migliorare: per quali obiettivi nello specifico?
“Dopo tre playout ci piacerebbe staccarci dalla zona-salvezza e provare ad avvicinarci ai playoff. Mi rendo conto che dopo due salvezze e un ripescaggio queste affermazioni possono sembrare poco “armoniche”, se non del tutto fuori luogo. Tuttavia, la nostra volontà non è certo quella di vivacchiare in categoria, ma consolidare via via la base per prepararsi ad un futuro importante. Così, se tutto il settore giovanile continua a progredire, produrre giocatori e migliorare, in ottica futura sarà del tutto normale poter pensare a qualcosa di meglio spostando l’asticella più alto. Quindi, detto in termini pratici: lavorare fortissimo per mantenere la categoria ma allo stesso tempo, soppesando con attenzione i progressi, prepararsi per un eventuale salto in CGold”.

A questo punto, snocciola i nomi della squadra a “chilometro zero”. 
“I cinque senior, super collaudati, sono Palazzi, Spertini, Gardini, Pehar e Galluccio mentre la folta pattuglia degli Under sarà formata da Colombo, Gubitta, Luca e Andrea Vitella, Biason, Cipolletta, Cagliani e altri ragazzi del 2000 che a breve saranno cooptati in prima squadra. A questo gruppo, conti alla mano, mancherebbe solo il terzo “straniero di Coppa”, ma le trattative aperte sul tavolo sono diverse, anche se dal punto di vista tecnico il mirino è principalmente spostato sul settore lunghi e – conclude Minetti -, puntato su giocatori motivati e adeguati al nostro progetto”.

Massimo Turconi