Bisogna ammetterlo, considerato il momento che sta vivendo il Varese, andare a vincere a Gozzano, contro la miglior difesa del campionato, senza attaccanti (infortunato Longobardi, acciaccato Molinari che è entrato solo nella ripresa), non era per niente facile. I padroni di casa sono stati cinici trovando il gol vittoria con due tiri in porta e i biancorossi non hanno saputo concretizzare la buona mole di gioco creata. Il copione è stato più o meno identico alle scorse partite: Repossi che si sbatte come un dannato e viene atterrato ad ogni azione, Magrin troppo timido a centrocampo e una difesa alcune volte timorosa.

Il Varese non ha solo perso una partita, ma anche la possibilità di riaprire il campionato considerando che il Gozzano capolista viaggia adesso a + 13. Non è solo perché in sua compagnia c’è la Caronnese che è proprio la prossima avversaria del Varese attesa al “Franco Ossola” alla decima giornate. È l’ultima chiamata per i biancorossi? Probabilmente sì, ma c’è chi come lo sprinter Repossi ci crede ancora e ci crederà sino alla fine: «Conosco benissimo questo campionato – le sue parole -. Fenomeni in giro non ce ne sono e spesso chi parte subito forte poi non regge sino alla fine. Ricordo solo il Piacenza ad essere riuscito a vincerle tutte dall’inizio alla fine. Il campionato non si decide ora, ma comunque dobbiamo recuperare terreno a partire da adesso».

I numeri di Ferri e compagni sono quasi da brivido con cinque scivoloni esterni su cinque gare, meglio in casa con tre vittorie e una sconfitta col Como. Riuscirà Iacolino a far ritrovare la fiducia ai suoi ragazzi? «Conosciamo le nostre qualità – aggiunge Repossi – e non ci manca certo il gioco. Sarei preoccupato se gli avversari ci mettessero sotto, ma questo non è mai avvenuto e significa che dobbiamo continuare a lavorare».

Domani ripresa pomeridiana allo stadio dove sabato mattina è prevista la rifinitura. Da capire se Longobardi potrà farcela o meno.

Elisa Cascioli