Domani sera (ore 20.30) la Openjobmetis sarà di scena al PalaTrento per la gara contro la Dolomiti Energia, una partita che si preannuncia difficile in virtù dell’ottimo momento di forma dell’avversaria. Trento ha un organico di alto livello, sebbene le rotazioni di coach Buscaglia (anche a causa dell’infortunio di Gutierrez) non siano lunghissime.

Prima della partenza per il capoluogo trentino, coach Attilio Caja ha presentato così la gara: «Stiamo per affrontare la squadra che l’anno scorso ha disputato la finale Scudetto, segno che la sfida sarà complessa. Trento ha una rosa di grande livello, ha partecipato anche all’Eurocup e in campo continentale ha disputato ottime partite».

«Oltretutto – ha proseguito il coach – stiamo parlando di una squadra che è reduce da tre vittorie consecutive, due delle quali in trasferta su campi difficilissimi come quelli di Brescia e Reggio Emilia. Mettono sempre in campo grande energia ed atletismo e lo mettono in evidenza con le palle recuperate in difesa».

Varese, dunque, non potrà diminuire neanche per un attimo il livello dell’attenzione e dell’intensità, altrimenti favorirebbe il gioco di Trento: «La formazione di Buscaglia è aggressiva sulle linee di passaggio, dobbiamo fare – ha spiegato Caja – delle buone esecuzioni perché serve fare blocchi, smarcamenti e passaggi precisi per non avere sorprese».

«Come sempre, per noi sarà molto importante la lotta a rimbalzo: Trento ha giocatori molto pericolosi – ha continuato il coach – che si muovono molto bene senza palla. Sarà necessario occupare l’area per evitare che loro prendano vantaggio con tagli e rimbalzi, non dobbiamo concedere canestri facili. Da fuori hanno grande potenziale con Flaccadori, Silins e Gomes, che sono giocatori in fiducia».

Infine, la Openjobmetis dovrà cercare di limitare l’anima e l’atletismo della Dolomiti Energia: «Forray è l’anima della squadra, dà sempre grande energia e spinta e sa fare tantissime cose in campo. Pareggiare la loro intensità – ha concluso Caja – sarà fondamentale, così come dovremo essere bravi ad aiutarci per non concedere l’uno contro uno a grandi atleti come Sutton e Hogue. Non dobbiamo mai perdere la fiducia nei nostri mezzi».

Filippo Antonelli