Trieste è tornata dopo tanti anni nella massima serie e domenica scorsa ha festeggiato il primo successo in A anche grazie al recupero di due dei tanti infortunati, ovvero Peric e l’ex biancorosso Wright. Coach Dalmasson siede ininterrottamente dal 2010 sulla panchina dei giuliani e anche questo è segno di continuità e serietà del progetto della società alabardata, terra dove il basket è religione. Andiamo a vedere l’interessante roster dell’Alma, main sponsor che, come Openjobmetis, è un’agenzia per il lavoro per cui sarà un… derby degli sponsor.

In cabina di regia troviamo Chris Wright, giocatore che conosciamo molto bene alle nostre latitudini visto che ha vestito biancorosso nel 2015/16 giocando anche la famosa finale di Chalon contro Francoforte. Insieme a lui, avrà tanto spazio Juan Fernandez che a 28 anni ha finalmente la chance di misurarsi ad alto livello dopo tanti anni passati in A2. Jamarr Sanders e Arturs Strautins sono i due esterni titolari: il 30enne di Chicago ha già giocato due anni in maglia Trento ed è dotato di grande forza fisica; diversamente, Strautins è un ventenne prodotto del vivaio di Reggio Emilia che lo prelevò in giovanissima età dalla medesima società da cui proviene Silins, firmato proprio dai giuliani recentemente a gettone per sopperire ai vari infortuni. Legatosi con un triennale a Trieste, il suo inizio d’anno è super: 13,3 punti col 44% da 3. Sotto canestro c’è la garanzia di Peric: talento e voglia di lottare non mancano all’ala croata e il suo rientro è coinciso col successo di Trieste. In attesa del rientro di Knox, il pivot titolare è Mosley, “The human elevator”, ovvero l’ascensore umano. Giocatore apprezzato a Legnano non solo per le doti “ascensionali” che ne fanno gran stoppatore e rimbalzista e cliente potenzialmente scomodo per i lunghi varesini, viste le sue qualità. Dalla panchina attenzione a Cavaliero e alla coppia di tiratori Silins, già citato, e Walker: prima esperienza fuori dagli States per l’esterno classe ’92 capace di far male dall’arco (37,5% finora in campionato), ma anche capace di infilare un 12/12 da 3 al di là dell’oceano. Infine, ci sono il capitano Andrea Coronica, da sempre in maglia giuliana, e l’eterno Cittadini: il pivot umbro classe ’79 sta producendo 2,7 punti in 12′ di utilizzo medio.

OCCHIO A – Nato proprio a Trieste il 10 gennaio 1984, Daniele Cavaliero sta vivendo un inizio di stagione assolutamente da trascinatore. Le cifre parlano di 14 punti di media col 50% da 3 in soli 22′ di utilizzo: dati che, se Daniele confermerà per tutta la stagione, significheranno miglior annata in carriera per l’ex capitano varesino che migliorerà anche i 13,7 punti (ma in 33′ in campo) del 2005/06 in maglia Roseto dove giocò parte della stagione dividendola sull’asse Roseto-Milano. Cavaliero ci terrà a far bene davanti al suo ex pubblico per cui è facile aspettarsi un’altra prova da leader della guardia alabardata.

Una carriera iniziata nemmeno 18enne con presenza stabile in squadra nel 01/02 a Trieste dove è rimasto fino al 2004, anno del passaggio con biennale a Milano. Finito il secondo anno a Roseto, è passato alla Fortitudo Bologna per poi trasferirsi nel 07/08 ad Avellino dove ha vinto la Coppa Italia. Nella Montegranaro dei miracoli Daniele ha passato 3 stagioni, alle quali seguono 2 anni a Pesaro con 10,8 punti di media nel 12/13 e il ritorno ad Avellino dove trascorre altri 2 anni. Infine, il biennale con Varese dove nel 15/16 ha registrato 8 punti col 37% da 3 e l’anno dopo 4,8 col 39% da 3. A fine aprile ’17, la rescissione con Varese per tornare alla sua alma mater, Trieste, che l’anno scorso ha condotto alla promozione in serie A.

 

Matteo Gallo