Conosciamo oggi, focalizzandoci unicamente sulla sua attività di settore giovanile, una realtà storica del panorama calcistico dilettantistico: l’Azzurra Locate, società affiliata alla Federazione dal 1969. A farci conoscere il club è Ettore Geprini, Responsabile del settore giovanile gialloblù.

In questa stagione l’Azzurra può contare 145 tesserati, “numeri  in leggera crescita, ma diciamo che, grosso modo, si mantengono più o meno in equilibrio”. Volume di tesserati che permette di avere tutta la filiera di squadre e quasi tutte le annate piene. Nell’attuale stagione, solo nella categoria Allievi, l’Azzurra partecipa con una formazione mista, composta da ragazzi nati nel 2001 e 2002.

Le strutture dell’Azzurra Locate sono quelle site in via Madonetta, composte da un campo di proprietà parrocchiale a 11 in terra, un campo comunale a 11 in erba con tribuna e una campo coperto a 5, con fondo in sintetico sempre di proprietà comunale. Per quanto riguarda le strutture Ettore Geprini ci chiarisce il termine degli accordi e i desideri e le prospettive future: “Abbiamo in essere convenzioni di durata annuale e dobbiamo condividere gli impianti con altre realtà associazionistiche del paese. Ci piacerebbe in un futuro prossimo, al quale stiamo lavorando, riuscire a trasformare il fondo dell’attuale campo parrocchiale da terra in sintetico”.

Per quanto riguarda il modo di operare con bambini e ragazzi, Geprini ci restituisce un quadro chiaro dei principi sui quali si concretizza l’attività del vivaio gialloblù: “Non facciamo selezione, da noi giocano tutti. Non diamo nessun rilievo a campionati e risultati, nelle nostre bacheche sono assenti le classifiche dei campionati. Gli aspetti che ci stanno a cuore sono la crescita e la formazione dei nostri ragazzi, nel solco del rispetto delle regole e dell’educazione, senza far mancare il divertimento, base perché possano migliorare anche calcisticamente”. 

Elemento fondamentale dell’attività di settore giovanile sono gli istruttori. All’Azzurra Locate, responsabile dell’area tecnica è una figura femminile, Alessia Pelegatta, che, ci chiarisce Geprini, “è il mio braccio destro: è la persona che va sul campo con gli istruttori con compiti di affiancamento e visione degli allenamenti. Nella mia esperienza, ho sempre voluto avvalermi di figure femminili perché, secondo me, danno un apporto importante con i giovani dal punto di vista umano”.
Gli istruttori sono scelti seguendo alcuni precisi criteri e anche dall’osservazione sul campo: “Per la scelta dei nostri istruttori ci orientiamo attraverso la ricerca di figure che abbiamo competenze certificate da diplomi federali e che abbiano un profilo umano adeguato a stare con i giovani. Nella scelta dei nostri istruttori ci affidiamo molto all’osservazione sul campo, non solo dei nostri tesserati, ma anche di quelli di altre società che vediamo operare quando vengono ospiti da noi per partite o tornei. Ci tengo a precisare che non andiamo a portar via tecnici a nessuno, ma se veniamo a sapere di una disponibilità allora la prendiamo in considerazione”.
Oltre alla figura dell’istruttore di riferimento e alla presenza sul campo del responsabile tecnico ci sono anche i collaboratori, “persone che ci permettono di svolgere l’attività e di avere un rapporto numerico  tra adulti e giovani di 1:10”. Agli istruttori viene data anche un’attenzione formativa: “Siamo consapevoli dell’importanza della figura dell’istruttore che deve condensare differenti tratti, non ultimo anche quello tecnico. Per questo svolgiamo incontri di formazione interna nei quali invitiamo figure competenti che ci aiutano nel percorso di miglioramento tecnico. A questi momenti formativi, affianchiamo riunioni tecniche  a cadenza mensile, quali occasioni di confronto su ambiti tecnici e gestionali dell’attività”.

Infine c’è la componente genitoriale, all’Azzurra Locate: “Nel rispetto dei ruoli cerchiamo di coinvolgere i genitori, sia con ruoli attivi quali la figura del dirigente accompagnatore sia con incontri collettivi e colloqui individuali, nei quali i referenti siamo io e Alessia Pelegatta. Il ruolo del dirigente accompagnatore non è ricoperto solo da genitori, ma anche da figure interne alla società, per tutti è comunque prevista un’attività di formazione a carattere informativo e un accompagnamento durante la stagione con incontri a cadenza bimestrale. Sono figure operative preziose perché seguono aspetti logistici e organizzativi attinenti in particolare alla disputa delle partite domenicali e come tali cerchiamo di sostenerli nel modo migliore”.

Marco Gasparotto