Berni-Basile 1-0, palla al centro e partita ancora tutta da giocare. L’aut aut dato mercoledì scorso dal proprietario del Varese Calcio verso chi sta acquisendo la società con circa un milione di debiti e che in questo momento è rappresentato dell’imprenditore Fabrizio Berni, non ha prodotto l’effetto sperato, ovvero arrivare alla conclusione definitiva della faccenda in tempi brevi. Nel comunicato stampa diramato mercoledì scorso, Basile aveva sentenziato “di avere concesso al sig. Fabrizio Berni tempo sino al giorno 25/05/2018 per esprimere il proprio impegno irrevocabile ed incondizionato alla acquisizione delle quote di Varese Calcio srl alle condizioni già concordate”. In effetti nella convulsa giornata di venerdì scorso, un passo in avanti è stato fatto, ma ancora una volta è arrivato solo a parole, nel senso che le due parti si sono limitate a diramare un comunicato stampa congiunto senza tuttavia annunciare il tanto agognato passaggio di quote. Proprietà e acquirenti hanno annunciato che la “formalizzazione dell’atto che è prevista in tempi brevissimi” non indicando però una nuova scadenza a chi si dice intenzionato a comprare il Varese.
Dunque, come avevamo preannunciato, tutto è rimandato. Questione di ore, di giorni o di un’altra settimana? Sta di fatto che a Berni e al suo entourage è stato concesso del tempo ulteriore o, per meglio dire, si sono presi dell’altro tempo. Ma per quanto ancora si allungherà il brodo? Quali sono i prossimi step? Sempre gli stessi.

Una volta ottenute le strette di mano, arrivati alla fine di maggio, se si vogliono togliere di mezzo dubbi e perplessità, è tempo di porre le firme nero su bianco. Berni, che invece di acquistare al buio ha voluto e ottenuto verbalmente delle garanzie sulla possibilità di transare i debiti, adesso è chiamato a compiere i passi finali e passare dalle parole ai fatti. Dopo aver ottenuto il sì da parte dei creditori, è chiamato a firmare il concordato stragiudiziale coi fornitori. Inoltre serve formalizzare anche l’intesa trovata coi calciatori e appoggiata dal loro rappresentante, l’avvocato Paolini dell’Aic (Associazione Italiana Calciatori). Volere è potere. 

Elisa Cascioli