Aria da bomber, “tronista” style, personalità da vendere e piedi concreti: è il ritratto di Alessio Cargiolli, il nuovo attaccante della Varesina che abbiamo deciso di conoscere meglio. Il classe 1989, è nato il 15 febbraio a La Spezia, qualche giorno fa, dopo due mesi di incessanti richieste da parte delle migliori squadre di Serie D, ha deciso di sposare il progetto rossoblù. “Il progetto di questa società è quello che mi ha stuzzicato di più – ci confessa -. Sono andato a conoscere la società e ho toccato con mano le strutture e le potenzialità del club. Sono organizzati da categoria superiore, hanno piscina, palestre, tanti campi, un centro sportivo che normalmente in D non si vede e forse nemmeno in C. L’ambiente mi ha ricordato un po’ quello dell’Entella in cui sono cresciuto. Mi ha impressionato in positivo”.

Conoscevi già mister Spilli? “Non personalmente, ma è un nome che circola nell’ambiente e me ne hanno sempre parlato tutti bene. Ci siamo conosciuti a Venegono quando ho parlato anche col direttore e il presidente, ho trovato persone ‘sane’ che non trovi spesso nel mondo del calcio”.

cargiolliIl ripescaggio in D è quasi una certezza per la Varesina. Ma è più difficile vincere l’Eccellenza o salvarsi in D? “Vincere è sempre difficile in qualsiasi categoria – risponde il giocatore -. Quando devi vincere hai un po’ più di pressioni e questo complica le cose. Ad Albissola lo abbiamo fatto partendo addirittura con l’obiettivo di salvarci”.

Capitolo carriera. Nelle ultime due stagioni ha vinto il campionato di Eccellenza (15 reti) e poi quello di Serie D (12 reti) con la maglia dell’Albissola. Vanta in passato anche 22 apparizioni in Serie C2 con la Virtus Entella. “Le mie annate migliori sono state le ultime due e speravo di avere un’altra possibilità tra i professionisti. All’Entella ho fatto due anni in D e due in C2, ma forse ero troppo giovane e titubande per esprimermi pienamente”.

Estroso attaccante esterno, il suo obiettivo è “come minimo arrivare in doppia cifra. La piazza secondo me ha grandi possibilità perché è un ambiente serio e costruttivo”.
Prima volta tra le lombarde, per lui il campionato “sarà un’incognita. Qui ci sono le squadre più forti coi giocatori più bravi, sarà dura, un po’ come i campionati con le squadre pugliesi e campane. Mi piacerebbe portare la Varesina a raggiungere un traguardo importante – conclude -. Alla mia età si può ancora sognare”.

 Elisa Cascioli