Oggi a Varesello è il giorno di Matias Vignaduzzo. Il nuovo bomber del Varese tifosissimo del Boca Juniors arrivato direttamente dall’Argentina ha catturato tutte le attenzioni dei presenti: fotografi, giornalisti e qualche tifoso. Partito nella notte da Buenos Aires e atterrato in mattinata a Malpensa, è arrivato puntuale al centro sportivo appena delle foto di rito della squadra scattate a tutti i protagonisti della stagione da Mirko Vallara. Vignaduzzo, dopo aver scambiato due parole in spogliatoio con mister Domenicali, ha indossato per la prima volta la maglia biancorossa che spera di vestire quanto prima in una partita ufficiale. “Come sto fisicamente? Ero in vacanza in Argentina, ma non sono comunque rimasto fermo; allenarsi da solo però è diverso rispetto al fare la preparazione. Comincerò subito a premere sull’acceleratore perché voglio esserci prima possibile. Per domenica la vedo difficile, ma sono a completa disposizione di mister e prof.”.

Sulla scelta di venire a Varese spiega: “Quando mi è stato proposta questa piazza non ci ho pensato molto. E’ una realtà storica e importante. Nei giorni scorsi ho parlato con la società e in poco tempo ho deciso di iniziare questa nuova avventura”. Sbarcato in Italia nel 2008 per indossare la maglia del Voghera, al nord Vignaduzzo ha poi giocato solo con il Casale (in C2). Il resto della sua lunga carriera, il classe 1983 l’ha trascorsa soprattutto al centro e al sud (Gela, Gaeta, Foligno, Ascoli e Civitavecchia tra le altre): “Ma il calcio è uguale dappertutto” dice. “Non ho trovato grandi differenze, mi cimenterò in un girone che conosco poco, è vero, ma sono pronto”.

Soprannominato El Tanque, come attaccante si descrive così: “Mi piace stare dentro l’area, sono uno che usa il fisico, che va addosso all’avversario alla ricerca del pallone. Sono uno che dà tutto, in campo voglio sputare sangue; ma posso essere decisivo solo grazie ai miei compagni. Non si vince mai da soli, se segno non è merito mio, ma della squadra”. Cosa si aspetta? “Non mi pongo obiettivi numerici, speriamo di fare più punti possibili”.

Vignaduzzo si è limitato a corricchiare e a fare qualcosina col pallone; l’allenamento è iniziato con un lungo colloquio tra la squadra e l’allenatore, poi riscaldamento e partitella 5 contro 5. Da segnalare la presenza di un giocatore in prova classe 1987: si tratta di Omarov Alexandru, centrocampista che gioca davanti alla difesa metà ucraino e metà rumeno.

 

 

Elisa Cascioli