“Dalle stelle alle stalle. Biglietto sola andata. Per ora.” Le parole di Mattia Botti, notissimo coach varesino in trasferta permanente al GSO Cerro Maggiore come assistente di un altro varesino come coach Roberto Legramandi, sono chiarissime. Inequivocabili. E fanno ragionevolmente pensare ad una squadra, oggi ultima “sparata” nel campionato di serie C Gold, che nell’ormai imminente girone-salvezza si spaccherà polsi e dita pur di strappare la permanenza in categoria.
“Tutto il nostro ambiente – dice Botti -, ha vissuto immerso in un’atmosfera strana e mai provata in precedenza: la prima stagione negativa dopo tanti, tantissimi anni. Tutti quanti infatti, la scorsa estate, nutrivamo speranze diverse, pur coscienti che in serie C Gold ci saremmo trovati a declinare con maggior frequenza i verbi soffrire e perdere. Però, non così. Così – 2 vinte e 19 perse -, è oggettivamente troppo e, ribadisco, nessuno di noi si aspettava una prima fase così povera di risultati”.

Anche perché, aggiungo io, il vostro avvio non era stato poi così scadente.
“Esatto: la nostra partenza, considerato il ruolo di neopromossa, aveva più o meno rispettato le attese. Invece – continua Mattia -, dopo un paio di gravi sconfitte, alle quali si è sovrapposta una serie infinita di guai – vedi infortuni, acciacchi, defezioni -, la nostra “fiamma” si è rapidamente spenta. Il gruppo si è intorcinato su se stesso perdendo energia, concentrazione, forza mentale e capacità di reagire”.

Infortuni a raffica, è vero, ma bastano simili “disgrazie” per giustificare un cammino spesso indecoroso?
“No, non bastano e, lo ammetto senza problemi, nei mesi scorsi abbiamo disputato diverse partite spente e vuote di significati tecnici e agonistici rimediando sconfitte pesantissime. Però, almeno questo mi sia concesso, se ad un organico già “tirato” come il nostro vengono via via a mancare per infortuni e accidenti di varia natura Rossetti, De Tomasi, Puglisi, Antonini, Beretta, Cassano e Marranzano, farsi “mangiare” da un filo di depressione è davvero il minimo”.

Adesso, però, lo hai già detto tu, per Cerro è il momento di reagire.
“Esatto: passata la bufera e metabolizzato, seppur faticosamente, l’obiettivo-salvezza, ci siamo rimessi a lavorare con grandissimo impegno ed ora abbiamo tutti riposizionato nel mirino, e in modo ben chiaro, il traguardo stagionale: la permanenza in categoria da conquistare attraverso la seconda fase o tramite i playout. Vogliamo usare le poche partite che ci separano dalla seconda fase per recuperare i giocatori acciaccati, inserire al meglio i nuovi arrivati Bianchi e Trentini e puntare il “focus” sulle gare che ci dovranno dare la salvezza. Siamo attesi da una strada dura e tortuosa ma adesso l’interruttore è di nuovo alzato e la fiducia è tornata. Personalmente sono sicuro che ce la faremo”.

Il campionato ha già assegnato sette degli otto posti per la poule-promozione. Da osservatore ormai neutrale, tra Opera, Valceresio e Cislago chi pensi si porterà a casa l’ottava poltrona?
“Cislago sta facendo un buonissimo campionato, ma con un calendario che in teoria può offrire pochino, i due punti di distacco da Opera e Valceresio, potrebbero pesare tantissimo. Invece tra Opera e il team di coach Bianchi, oltre al calendario – Opera ha ancora tre gare, Valceresio due, entrambe in trasferta, entrambe durissime, a Cermenate e Gazzada -, c’è il saldo positivo di Opera negli scontri diretti. Insomma, stando a logica e numeri, l’ottavo posto dovrebbe aggiudicarselo il team della bassa milanese”.

Per il vertice, invece, come la vedi?
“Visto che ormai quasi tutte le carte sono state distribuite, dico che il girone per i playoff promozione sarà di alto livello e dietro a Vigevano, largamente padrona della “pole”, ci sarà una corsa avvincente perché sono tante le squadre in grado di schierare organici eccellenti. In questo contesto, vorrei spendere due parole d’elogio per Mortara, buonissima squadra, allenata molto bene ecomposta da sei-sette giocatori che sanno sempre cosa fare e giocano a memoria con grande carattere. Mortara è stata di gran lunga la sorpresa della prima fase e, chissà, potrebbe esserlo anche nella seconda. Infine, a margine, considerate le forze in campo, gli investimenti e, a mio modesto parere, la “deriva” professionistica di tanti club, mi chiedo che senso abbia parlare ancora di serie C regionale. Forse, dico forse, una riflessione seria sul valore, il significato e le vere prospettive delle “minors” andrebbe fatta”.

In chiusura, come sempre, la tua schedina partendo da Gallarate-Saronno.
“2”.

Gazzada-Nerviano?
“Bella partita: sono curioso di vedere come si comporterà Nerviano e mi gioco un 2 a sorpresa”.

Cermenate-Valceresio?
“1”.

Erba-Opera?
“Erba in casa è cliente difficile per tutti: 1”.

Milano3-Vigevano?
“2”.

Manca solo la tua gara: Cerro Maggiore-Cislago?
“Noi, come dicevo prima, vogliamo dare continuità ai miglioramenti fatti vedere nelle ultime settimane e, oggettivamente, il miglior modo per puntellare i progressi sarebbe, finalmente, mettere due punti in classifica. Quindi, vai con l’1 fisso, punto e stop”.

 

RISULTATI VENTITREESIMA GIORNATA
Saronno-Cerro M. 85-65
Valceresio-Milano3 70-66
Cislago-Gallarate 72-62
Vigevano-Mortara 89-57
Nerviano-Erba 74-58
Opera-Gazzada 63-82
Riposa: Cermenate

CLASSIFICA
Vigevano* 42; Gazzada* 34; Mortara* 28; Saronno* 26; Milano3*, Cermenate* 24, Nerviano* 22; Opera*, Valceresio, Cislago 16; Gallarate*, Erba* 12; Cerro* 4. *= riposo già osservato.

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA
Sabato

Gallarate-Saronno
Gazzada-Nerviano
Cermenate-Valceresio
Domenica
Erba-Opera
Milano3-Vigevano
Cerro Maggiore-Cislago
Riposa: Mortara.

 Massimo Turconi