E se, adesso, ci prendessero gusto? E se ci facessero l’abitudine? “Quelli” del Basket Casorate, dopo aver fatto saltare fattore campo e pronostico espugnando Cerro Maggiore sono attesi, con curiosità generale, ad un’altra ri-prova, quella sul campo della capolista Varese, finora imbattuta.
“In realtà io e la mia squadra pensiamo solo a mettere fieno in cascina e – dice Davide Viceconti, coach di Casorate -, ci interessa solo far più punti possibile per blindare, speriamo rapidamente, il discorso salvezza. Tutte le altre considerazioni non ci riguardano e la classifica, in un’ottica del genere, rappresenta solo un mezzo per arrivare all’obiettivo stagionale, non certo un fine”.

Intanto, però, avete già messo via 6 punti con la “chicca” di aver battuto Cerro, numero 1 del “ranking”: com’è nato il “raid” cerrese?
“Non abbiamo particolari segreti – risponde il coach gialloblu -. O meglio, uno l’abbiamo: fare le cose con grande semplicità, cercando di sviluppare la pallacanestro che ritengo sia più adatta alle nostre caratteristiche tecniche e fisiche. Quindi: velocità e contropiede appena possibile, equilibrio nella metà offensiva e, soprattutto, attenzione, determinazione e grande energia da spendere nel lavoro difensivo. Poi, nella pieghe di una partita cerchiamo sempre di far emergere la nostra coralità, il nostro giocare insieme e in buona sostanza, la forza del nostro gruppo. Un nucleo di giocatori che, in attacco, crea occasioni per tutti ma è capace di ritrovarsi coeso intorno a due terminali designati come Di Giovanni e Puricelli, mentre in difesa lavora sempre, sempre con grande spirito collaborativo. Questa accade perché ho a disposizione ragazzi intelligenti, di grande altruismo e disponibili a sacrificarsi l’uno per l’altro. La vittoria di Cerro è nata così”.

I numeri dicono che Casorate ha il secondo miglior attacco del girone e viaggia a 77 punti segnati di media: sorpreso?
“Non più di tanto perché, come dicevo prima, ci piace un basket dinamico, sempre alla ricerca di un alto numero di possessi, ritmo, corsa, velocità e soluzioni rapide. Quindi, il dato relativo alla nostra produzione rientra perfettamente nei nostri obiettivi. Invece, se penso alle cose che dobbiamo migliorare a breve termine, dico che in difesa siamo ancora indietro perché sono davvero numerosi gli automatismi da sistemare e diversi quelli che, invece, dobbiamo perfezionare. In tutto ciò mi conforta il fatto che, pur essendo una squadra non particolarmente dotata di chili e centimetri, finora abbiamo tenuto botta a rimbalzo contro tutti e, per esempio, proprio a Cerro, contro una squadra molto fisicata, abbiamo vinto il modo netto il confronto sotto i tabelloni. Chiaro segnale che attitudine e mentalità sono quelli giusti. Così com’è stato un bel segnale quello lanciato da Federico Milione che si è incollato ad un avversario rognoso e di talento come Ballarate, lasciandogli sì 22 punti, ma con tanti tiri e percentuali non proprio brillanti. Così come, partita dopo partita, continuano ad arrivare messaggi positivi dalla coppia Tomasini-Memelli, playmaker giovanissimi (il primo è classe 1997, il secondo classe 2000, ndr), che avendo qualità complementari stanno tenendo bene il campo e producono un buonissimo rendimento. Parlando di rendimento sottolineo pure che Di Giovanni e Colnago, per problemi fisici e acciacchi vari, non sono nemmeno al 60% della forma e per questa ragioni possono dare molto, molto di più”.

Com’è il tuo sguardo sul campionato?
“Come noto, sono un esordiente a questi livelli e, non mi stancherò mai di ripeterlo, mi sono accostato a questa categoria con tutta l’umiltà del mondo e con l’idea di imparare. Da tutti. Dai miei colleghi, oggettivamente più bravi e più esperti, e anche dai giocatori alcuni dei quali, avendo tante stagioni di C2 alle spalle, conoscono il campionato e ne sanno molto più di me. Di fatto, gara dopo gara sto mettendo via esperienze importanti tecnicamente, tatticamente e per ciò che riguarda la gestione dei vari momenti della partita. Le cose, non lo nego, stanno andando benino ma, per quel che mi riguarda, è come se avessi finito di imparare l’alfabeto. Per costruire una frase di senso compiuto, servono ancora tanto tempo e tantissime lezioni”.

Lezione dopo lezione, prova ad impartire la sua sulla schedina partendo da Castronno-Cusano.
“1”.

Marnate-Cerro?
“2”.

Sedriano-Fagnano?
“1”.

Luino-Olympia?
“1”.

Daverio-Novate?
“2”.

Iria-ABA?
“1”.

Brusuglio-Robbio?
“Robbio, il cui zero in classifica stona, si sblocca: 2”.

E, infine, la tua gara: Varedo-Casorate?
“Loro primi in classifica, hanno un organico fortissimo, sono imbattuti e in grandissima forma. Quindi, per tutti questi motivi, penso positivo e dico 2 e la mia squadra avrà la testa leggera per provare un altro colpaccio”.

 

RISULTATI QUARTA GIORNATA
Olympia Voghera-Castronno 86-79
Fagnano-Brusuglio 78-65
Robbio-Sedriano 79-86
Luino-Iria Voghera 86-71
ABA Legnano-Daverio 63-54
Novate-Varedo 67-71
Cusano-Marnate 51-68
Cerro Maggiore-Casorate 76-86

CLASSIFICA
Varedo 8; Novate, Cerro, Luino, Casorate 6; Iria, Fagnano, Castronno, Cusano, Sedriano, Marnate 4; Daverio, Brusuglio, ABA, Olympia 2; Robbio 0.

QUINTA GIORNATA
Venerdì

ore 21.15
Castronno-Cusano
Marnate-Cerro
ore 21.30
Sedriano-Fagnano
Luino-Olympia
Varedo-Casorate
Sabato
ore 18
Daverio-Novate
Domenica
ore 18
Iria-ABA
Brusuglio-Robbio

Massimo Turconi