La delusione in casa Pallacanestro Verbano Luino è durata poco. Mezz’ora, mica di più. Per i giocatori, il tempo di fare una doccia. Per dirigenti e staff tecnico, il tempo di un caffè e di un paio di commenti a caldo. Poi, sbollita la tensione della fase agonistica, Matteo Minetti, general manager del team luinese, ritrova in fretta la lucidità per considerazioni più profonde, mature, lucide.
“Essere usciti al primo turno di playoff contro Villasanta non è stato piacevole ma – dice Minetti -, al di là della “fame” che aumenta e di un carico di nuove motivazioni tipiche della post-season, dobbiamo anche riconoscere che la formazione brianzola nel corso delle due partite si è dimostrata nettamente superiore, prima strappandoci il servizio e il vantaggio del campo e in seguito legittimando il suo dominio con una gara-2 di grande spessore. Però, archiviata la serie contro Villasanta, a mente fredda posso solo esprimere la nostra grande soddisfazione per una stagione durante la quale abbiamo centrato tutti i nostri obiettivi e, anzi, dal mio punto di vista producendo un campionato d’alta classifica, costantemente nelle prime quattro posizioni, siamo andati ben oltre le aspettative. Il tutto con una squadra che, ricordarlo serve sempre, in larghissima parte è formata da giocatori autoctoni, cresciuti nel nostro vivaio, lanciati progressivamente in prima squadra e protagonisti di un’ascesa interessante sotto il profilo tecnico-fisico e mentale. Insomma, se siamo arrivati a questo punto al 99% è merito di un’attenta programmazione, del buonissimo lavoro in palestra svolto dallo staff tecnico e della grande fiducia riposta nelle nostre energie e risorse interne”.

A proposito di programmazione: cosa prevedono i progetti per la stagione 2018-2019?
“Inseguendo una logica che punta al continuo miglioramento, in vista del prossimo anno vorremmo puntare ancora più in alto, perfettamente consapevoli di due aspetti: migliorarsi al vertice è impresa sempre difficilissima e spingere ancora più su l’asticella significa scendere in campo con davanti un traguardo ben identificato: la C Gold. Due traguardi che sono a portata di mano della nostra società e, di più, vogliamo raggiungere senza snaturare la nostra filosofia ed il nostro rigore gestionale secondo il cui il passo dev’essere commisurato alla lunghezza della gamba”.

Quindi, parlando di roster, da chi ripartirete?
“La formazione per il 2019 è già fatta al 90% anche se, aggiungo, il 10% mancante è relativo ad una defezione pesantissima: quella di Manuel Terzaghi che nelle prossime settimane saluterà la compagnia per trasferirsi all’altro capo del mondo, in Australia. Pertanto, la prima esigenza sarà quella di setacciare il mercato nel tentativo di trovare un sostituto del pari livello di Terzaghi, sapendo che non sarà un’operazione semplicissima. Poi, l’altro obiettivo che ci siamo dati è quello di ricominciare a dare spazio ai ragazzi delle nostre giovanili perché, lo ammetto, nella stagione appena conclusa, per diverse ragioni, il processo di immissione si è un po’ rallentato. Dietro abbiamo diversi discreti elementi, alcuni addirittura giovanissimi, che pian piano potrebbero guadagnare minuti qualità. Costruire un equilibrio tra senior, giovani e progetti ambiziosi non sarà uno scherzo, ma a Luino siamo abituati alle sfide e, di più – conclude Minetti -, siamo abituati a vincerle”.

 Massimo Turconi