Coach Caja commenta in maniera solida e puntuale la prestazione della sua squadra al cospetto di una Milano che non ha sbagliato nulla stasera:
“Onestamente non serviva certo la partita di stasera per sapere che siamo due squadre che fanno due campionati diversi. Ritengo che per alcuni nostri giocatori sia stata la prima presa di contatto con quello che è il basket di alto livello. Loro sono volati via subito, ma devo dire che pur avendo molta meno fisicità siamo andati più volte dentro l’area di Milano come evidenziano le conclusioni: 21 da 2 per l’Olimpia contro le nostre 39. Abbiamo provato a fare questo lavoro che poteva essere importante nell’economia della gara, ma bisogna pensare che Milano alla fine del terzo periodo stava tirando col 60% da 3: è chiaro che davanti a un dato così la coperta risulta inevitabilmente corta. Nello sport ci sono le categorie: James è un giocatore top da Eurolega, Kuzminskas arriva dalla Nba. Lo sapevano prima di questa gara del livello di Milano e non lo scopriamo certo stasera. Ci portiamo a casa il fatto che in alcune situazioni ritengo che i miei abbiano fatto delle cose positive. Abbiamo avuto anche dei tiri buoni che non sono entrati, ma non è quello il problema”.
Il cantiere della nuova Varese prosegue in settimana con allenamenti e le prossime tre gare di precampionato.
“Con tutto il rispetto sia per Biella che per Milano, ma questi non sono i nostri test. Possiamo allenarci anche 24 ore al giorno, ma con Milano perderemmo sempre di 30 punti – estremizza il coach varesino – Bisogna che alcuni giocatori si rendano conto che a questo livello serve tutt’altra fisicità e tutt’altra aggressività da mettere in campo. Altrimenti, si prendono 100 punti e diventa molto molto difficile qualsiasi discorso”.

Matteo Gallo

– LA PARTITA

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