Si presenta in sala stampa ovviamente raggiante coach Attilio Caja che si gode il successo da ex (a Pesaro negli ormai lontani 98/99 e 99/00), ma sopratutto una fine d’anno coi veri fuochi artificiali per la sua Varese:
“Le partite sono sempre facili dopo che le hai giocate. Guardate ad esempio Cantù: oggi ha vinto di 20 punti per cui non direi che il nostro successo di qualche giorno fa era scontato… Oggi abbiamo giocato bene e fatto una eccellente difesa, sopratutto sul piano della continuità: li abbiamo fatti stancare, non concedendo loro nessun canestro facile. Alla lunga, la nostra difesa e il nostro ritmo hanno prevalso su una Pesaro giunta stanca a fine gara. Sottolineo anche un ottimo controllo con solo 9 palle perse e tanti assist. Faccio i complimenti a tutti i miei giocatori per la prova odierna. Abbiamo trovato una buona serata al tiro ed è chiaro che quando segniamo da fuori facciamo bingo. Non penso che i 98 punti di oggi siano da imputare alla difesa di Pesaro. Siamo felici della nostra posizione in classifica, non ce l’aspettavamo, ma sappiamo chi siamo e il lavoro che facciamo quotidianamente. Il primo obiettivo l’abbiamo raggiunto e cerchiamo di ottenere il miglior piazzamento possibile nella griglia per la Coppa Italia”.

Se ad agosto le avessero pronosticato che a fine anno sareste stati secondi in campionato, alle final 8 di Coppa Italia e in buona posizione per passare il turno di Fiba Europe Cup cos’avrebbe detto?
“Penso proprio che gli avrei risposto di andare a chiamare un medico. Non ci credevamo. Diciamo che ogni tanto accadono delle cose belle nello sport che poi diventano delle storie. Siamo gente che lavora sodo in palestra tutti i giorni e quello che abbiamo oggi è il frutto del nostro lavoro”.

Ovviamente deluso Cedro Galli che commenta così la prestazione di Pesaro:
“Abbiamo disputato i primi due quarti stando in partita, subendo i canestri su qualche palla vagante, poi, dopo l’8-0 di parziale a inizio terzo quarto, non abbiamo reagito e ci siamo lasciati andare. Abbiamo smesso di giocare di squadra pensando di risolverla da sola. Non voglio togliere meriti a Varese che ha mostrato di essere squadra di alta classifica. L’aspetto difensivo è qualcosa su cui dobbiamo lavorare parallelamente con l’aspetto mentale”.

Matteo Gallo

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