La partecipazione agli Europei Nicolò Martinenghi in vasca lunga di Glasgow (3-9 agosto) non sono in pericolo, ma la preparazione che porta all’evento clou della stagione ha avuto un rallentamento.
Il giovane e promettente ranista azzatese, infatti, accusa un ematoma ai muscoli adduttori della coscia e un’infiammazione a livello del bacino. Dopo essersi sottoposto ad una radiografia al bacino, ad una risonanza e ad una serie di visite, gli specialisti hanno consigliato a “Tete” di seguire per i prossimi due mesi una terapia conservativa che prevede punture di antinfiammatori, magnetoterapia e un lavoro in acqua in prevalenza con le braccia e solo specifici esercizi con le gambe; la gambata a rana, dunque, è bandita.

Le tappe di avvicinamento che portano a Glosgow hanno inevitabilmente subito delle modifiche: Martinenghi non ha partecipato nello scorso weekend al Meeting del Titano a San Marino e non sarà ai blocchi di partenza nemmeno del VII Trofeo Città di Milano (9 e 10 marzo) né dei Criteria Nazionali Giovanili di Riccione (23-28 marzo). Proverà a stringere i denti per arrivare in una discreta condizione ai Campionati Assoluti in calendario dal 10 al 14 aprile a Riccione e poi, naturalmente, punta a Glasgow dove vuole essere tra i protagonisti. Dopo aver incantato a livello giovanile (è campione europeo e mondiale junior in carica sui 50 e sui 100 rana), l’azzurro punta in alto e la Federnuoto non vuole lasciarlo solo in questo momento di infortunio: è per questo che a breve convocherà a Roma coach Pedoja per programmare insieme i prossimi mesi.

Ha accusato i primi problemi di questo tipo nel marzo 2017 – spiega coach Marco Pedoja -. Fino ad oggi siamo sempre riusciti a tenerli sotto controllo, ma durante il collegiale di Tenerife, dal quale siamo tornati il 10 febbraio, il dolore si è fatto sentire in modo più intenso. E’ per questo che abbiamo deciso di andare a fondo sulla questione”.
Pedoja non nasconde un po’ di rammarico per questo stop inaspettato: “Non ci voleva. Nicolò stava beneficiando dei miglioramenti alla respirazione seguiti all’intervento alle tonsille, turbinati e al setto nasale subito poco prima di Natale, era energico e molto attivo. Il ragazzo, comunque, sta reagendo bene, è abbastanza tranquillo“.

Laura Paganini