Dopo una stagione molto difficile terminata con la retrocessione dall’Eccellenza e qualche settimana di silenzio, il Saronno del presidente Antonio Pilato riparte dalla Promozione e da mister Antonio Cernivivo, un uomo che preferisce i fatti e il lavoro alle parole. Insieme a lui, al Saronno è sbarcato Antonio Surace, imprenditore del milanese ma anche ex calciatore professionista che affiancherà Pilato e ha preso la carica di vicepresidente, e Stefano Imburgia, nuovo allenatore della Juniores Regionale.

cernivivo antonioIl Saronno ha scelto lei come punto di partenza di un nuovo progetto. Come si sente? 
“Sono grato al presidente Pilato di avermi dato questa opportunità. Lo conosco da anni e anche l’anno scorso ho avuto contatti con lui, ma l’accordo non è concretizzato. Ora, invece, sono qui e ho accettato ben volentieri questa sfida”.

Conferma che il Saronno giocherà in Promozione?
“Certamente. Nelle scorse settimane si sono rincorse voci di un possibile ripescaggio, ma, essendo retrocesso sul campo dall’Eccellenza, non si può fare richiesta. Ricominciamo dalla Promozione con umiltà e voglia di rimboccarci le maniche”.

Prima di arrivare a Saronno, ha già allenato in piazze importanti e ambiziose con buoni risultati. 
“Questo che sta per iniziare è il mio quinto anno da mister. Nel primo ho portato il Parabiago dalla Seconda alla Prima Categoria, nella seconda stagione ho vinto la Prima Categoria con il Corbetta, nella terza ho guidato il Settimo posizionandomi a metà classifica, mentre l’anno scorso fino all’ottava giornata mi sono seduto sulla panchina del Sedriano; poi, per divergenze con la dirigenza, le nostre strade si sono separate. Adesso mi sono rimesso di nuovo in gioco con entusiasmo, voglia di lavorare e determinazione. Non è importante quello che è successo nel passato, ciò che conta è quello che faremo insieme da qui in avanti”.

Come ha iniziato la sua carriera da allenatore?
“Fino a sei anni fa sono stato un giocatore e il mio ruolo era quello di portiere. Nelle ultime quattro giornate di quell’annata al Parabiago sono stato l’allenatore-giocatore e ho ottenuto buoni riscontri. Così, dalla stagione successiva, sono diventato allenatore in prima, cominciando, di fatto, la mia carriera da mister”.

Con il Saronno affronterà per la prima volta nel campionato di Promozione. Che cosa si aspetta?
“Il campionato di Promozione è sempre molto difficile e anche imprevedibile. Conosco bene alcuni allenatori e nell’ultima stagione ho seguito in particolare alcune squadre come l’Uboldese, la Rhodense, l’Olimpia, il Gavirate e la Vergiatese. Noi saremo nuovi, dovremo ambientarci, ma sono ottimista: disputeremo un buon torneo”.

Quali sono gli obiettivi?
“Vogliamo arrivare almeno a disputare i playoff; quello che verrà in più sarà tutto di guadagnato. Ci piacerebbe tornare subito in Eccellenza, ma nessuno ci stenderà il tappeto rosso e credo che in questo momento ogni discorso sia prematuro. Molto dipenderà, infatti, dal mercato che faranno le nostre avversarie e come ogni squadra riuscirà a portare avanti la stagione con eventuali difficoltà che possono emergere mese dopo mese”.

Avete dovuto ripartire da zero. Come procede la costruzione della squadra? 
“La spina dorsale che vogliamo dare al Saronno (portiere, difensore centrale, centrocampista e punta) sarà sicuramente di categoria, se non di più. Abbiamo in corso vari colloqui con i giocatori che ci interessano e siamo a buon punto almeno con un paio di nomi grossi. Abbiamo una valida Juniores e terrò in considerazione alcuni giovani hanno giocato con continuità l’anno scorso in Eccellenza”.

Laura Paganini