Si rincrociano quasi incredibilmente a chilometri di distanza da Varese i destini dell’allenatore Devis Mangia e dell’attaccante Giuseppe De Luca, due volti legati ai colori biancorossi che insieme hanno vissuto una splendida avventura, oramai nel lontano 2010/2011, nel campionato Primavera. L’allora 19enne Beppe era una baby zanzara, prodotto del vivaio, che cercava di farsi valere e poneva le basi per il calcio che conta, il mister invece si era rimesso in gioco tornando in biancorosso dopo l’esperienza di qualche anno prima nella formazione maggiore. Quella squadra (c’era anche Lazaar), che brillò al Torneo di Viareggio, sfiorò lo scudetto di categoria e si dovette accontentare del titolo di vicecampione d’Italia dietro la Roma dopo una semifinale da brividi con la Fiorentina in 9 vs 11. Un’annata accompagnata dalla colonna sonora “non succederà più”.

giuseppe-de-luca-clujI due volti legatissimi a Varese si ritroveranno l’uno di fronte all’altro, da rivali, sabato sera all’Arena Nazionale di Bucarest dove andrà in scena la Supercoppa rumena tra il Cluji, formazione che si è da poco aggiudicata De Luca (in prestito dall’Entella), e il Craiova guidato da Mangia. I primi hanno vinto il campionato, mentre la formazione di Devis ha alzato la Coppa Romania.

“E’ stata una bella soddisfazione – ci racconta Mangia -. La squadra non metteva un trofeo in bacheca da 25 anni e non devis mangia coppaarrivava tra le prime tre in campionato da 23 anni. Ambientarmi non è stato facile perché per uno straniero c’è sempre diffidenza qualsiasi sia la provenienza. Ringrazio il presidente, una persona di grande spessore, per la fiducia che mi ha dato e che mi ha poi rinnovato. Adesso non sarà facile perché tre giocatori hanno avuto offerte sul mercato e sono andati via, le trattative sono ancora in corso, vedremo come intervenire”.

Su De Luca dice: “Sono anni che non lo vedo. Per noi è una sfida difficile perché il Cluji, insieme allo Steaua, ha una politica diversa dalla nostra. Ha un budget altissimo e spende molto; noi in confronto siamo tra le piccole e per di più adesso siamo in un momento di ricostruzione”.

Il 22 inizierà il campionato, poi c’è anche l’Europa League. Lo scorso anno i preliminari li abbiamo giocati col Milan: “Quest’anno speriamo di essere più fortunati col sorteggio”.

Mondiale in corso, Mangia tifa Belgio: “E’ un paese piccolo come dimensione del territorio che ha cambiato politica calcistica e sta ottenendo molto. Se vincesse sarebbe un esempio per molti. Di solito quando si gioca in Europa sono più avvantaggiate le europee rispetto alle sudamericane e anche questa edizione lo ha confermato”.

Infine, un commento su una piazza a lui tanto cara, quella biancorossa: “Sono particolarmente legato a Varese. Con grande dispiacere ho assistito al fallimento di tre anni fa e avevo timore potesse succedere. Ho vissuto in prima persona la rinascita del 2004 e ripartire da zero non è mai facile. Spero possa tornare dove merita”.

 Elisa Cascioli