La Vanoli è una squadra che – nel pieno stile di coach Meo Sacchetti – gioca un basket di corsa, di velocità di esecuzione e ad alto punteggio. Nel girone di ritorno, infatti, Cremona è per ora scesa sotto gli 80 punti segnati solamente in due occasioni: nelle trasferte di Pistoia e di Avellino. I biancoazzurri sono anche secondi per tiri tentati dall’arco in campionato (27.6 a partita) e primi per numero di realizzazioni (10.3 di media). Il 37.2% della Vanoli dal perimetro, inoltre, vale il terzo posto in classifica: tirano meglio solo Avellino (40.7%) e Sassari (38.2%).

Il leader della Vanoli è Darius Johnson-Odom (18.4 punti, 4 rimbalzi e 3.4 assist di media), migliorato tantissimo nella selezione delle conclusioni: quest’anno sta sfoderando grandissime percentuali da due (57.2%) e da tre (39.8%). In quintetto DJO parte come guardia al fianco di Michele Ruzzier (5.3 punti e 2.4 assist). L’ala piccola titolare è invece Simone Fontecchio (11.1 punti), che è arrivato in prestito da Milano e sta fornendo un grande contributo alla causa cremonese. I lunghi dello starting five sono il prolifico realizzatore Kelvin Martin (13.8 punti e 5.6 rimbalzi) e il centro Henry Sims (11.3 punti e 6.8 rimbalzi), che in carriera può vantare una lunga militanza in NBA.

In panchina, poi, ci sono altri elementi di assoluto valore: su tutti Landon Milbourne (8 punti a partita), che però ha vissuto una stagione fino ad ora molto difficile. Da non sottovalutare poi, soprattutto in una partita che vale quasi come una finale, Travis (4.8 punti e 3.6 assist) e Drake Diener (7.2 punti con il 40.6% da tre): entrambi hanno avuto momenti di alti e bassi in stagione, ma nel girone di ritorno hanno fornito con costanza prestazioni solide. Chiudono le rotazioni gli italiani Giampaolo Ricci (4.6 punti e 2.8 rimbalzi), Giulio Gazzotti (2.4 punti e 2.4 rimbalzi) e Marco Portannese (4 punti con il 39.6% da tre): quest’ultimo segnò all’andata 7 punti importanti per la fuga cremonese.

Occhio a… Darius Johnson-Odom #0

È nato a Raleigh (North Carolina) il 28 settembre 1989. A livello NCAA ha vestito la prestigiosa maglia dei Marquette Golden Eagles, con i quali ha giocato per tre stagioni a 15.7 punti di media. Durante il secondo giro del Draft 2012 ha ricevuto una chiamata (con la scelta numero 55) da parte dei Dallas Mavericks, che lo hanno poi ceduto ai Los Angeles Lakers: nei due anni di NBA (con i Lakers e poi con i Sixers) ha giocato appena sette partite e si è messo in mostra principalmente in D-League, campionato in cui ha mantenuto 21.7 punti a partita nell’arco di due stagioni.

La Pallacanestro Cantù lo ha portato in Italia per la stagione 2014/2015: DJO ha ringraziato con 14.4 punti, 3.4 rimbalzi e 4.1 assist a partita. Dopo le esperienze all’estero con Trabzonspor e Olympiacos, è tornato in Italia per vestire la maglia della Dinamo Sassari nella stagione passata: i 14.1 punti e 3.6 assist di media non hanno convinto il presidente Sardara, che al termine del girone d’andata lo ha lasciato partire. Johnson-Odom si è così accasato a Cremona e, anche se non è riuscito a portare i suoi alla salvezza sul campo, è stato confermato per questa stagione, in cui sta segnando 18.4 punti di media. È un attaccante completo, dotato di grande velocità e di straordinari istinti per il canestro.

Filippo Antonelli