Dopo il ritorno dal ritiro toscano che si è chiuso sabato, il Calcio Varese ha ripreso ieri ad allenarsi e domani pomeriggio (ore 16.30) a Bulgarograsso affronterà il Fenegrò in amichevole. Mister Manuele Domenicali da ieri ha a disposizione una rosa di ben 29 giocatori, la stragrande maggioranza dei quali è giovanissima e proviene dalla Juniores biancorossa.
A due settimane e mezzo dall’esordio ufficiale in Coppa Italia (26 agosto in casa contro il CazzagoBornato) e con una decisione di ripescaggio (o meno) in Serie D che deve essere ancora ufficializzata, il mister fa il punto della situazione.

Com’è andato il raduno in Toscana?
“Siamo stati bene e abbiamo avuto l’occasione di allenarci al fresco e lontani da questo caldo torrido. Anche l’amichevole contro il Ghiviborgo, formazione toscana di Serie D, è stata positiva e abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Durante i 12 giorni di ritiro a Corfino c’erano 28 giocatori, quasi tutti classe 2000 e 1999 e, dunque, giovanissimi. Molti provenivano dalla Juniores dell’anno scorso, tre erano argentini (Mochi, Diaz e Centani), diversi erano in prova e solo due, Simonetto e Lercara, avevano già vestito la maglia del Varese nella passata stagione. In corsa, poi, sono arrivati i due senegalesi Papa Gueye Mbourath e Kane Mouhamed. In generale, sono stato contento di quello che questi ragazzi mi hanno fatto vedere durante il periodo di allenamenti insieme e penso che ci siano alcuni giovani davvero interessanti che potrebbero trovare un buon spazio in biancorosso”.

Quanto pesa in questo momento il non sapere con certezza in quale categoria giocherà il Varese?
“Conta tantissimo, non possiamo nasconderlo. Personalmente mi auguro che si arrivi ad una decisione nel più breve tempo possibile così da avere una sicurezza dalla quale partire. La società si è mossa per il ripescaggio in Serie D, ma, oggi come oggi, siamo in Eccellenza perchè l’anno scorso la squadra è retrocessa sul campo. Alcuni giocatori, terminato il ritiro in Toscana, hanno comunicato l’intenzione di lasciare il Varese per accasarsi in Serie D; questo è successo con gli argentini, con Liurni e Mancinelli, desiderosi di misurarsi con un torneo di maggior livello e di rinunciare, quindi, ad una piazza importante come la nostra che, tuttavia, non sa in che campionato sarà”.

Ieri è cominciata la seconda parte della preparazione con una rosa rivoluzionata. 
“Oltre a Liurni e Mancinelli, abbiamo perso anche i tre argentini e i due senegalesi. Peccato, perchè i due italiani e almeno un paio di argentini e un senegalese li avremmo tenuti volentieri. Se loro hanno preso strade diverse, ho 12 giocatori in più e ieri ad allenarsi c’erano ben 30 ragazzi in totale. La dozzina di nuovi provengono prevalentemente dalla Juniores del Varese e vogliamo dare ad ognuno di loro la possibilità di mettersi in evidenza ed, eventualmente, di guadagnarsi un posto in squadra. Questa fase non sarà semplice: coloro che hanno partecipato al ritiro in Toscana hanno una certa condizione fisica e ho imparato a conoscerli, mentre gli ultimi arrivati spesso sono a completo digiuno di preparazione e ai miei occhi sono completamente sconosciuti. Metterli assieme non sarà facile ed è un po’ come ripartire da zero”.

Come sta vivendo questa situazione?
“Sto lavorando con grande serietà e fiducia nella società. Io continuo a fare del mio meglio per portare avanti il mio compito che è quello di valutare i ragazzi e scegliere chi ritengo adatto al progetto”.

Che tipo di squadra/rosa ha in mente?
“E’ indubbio che, attorno ai buoni giocatori giovani, alcuni dei quali partiranno anche titolari (per regolamento in Eccellenza dovranno sempre essere in campo un ’97, un ’98, un ’99 e un 2000, mentre in Serie D saranno un ’98, due classe ’99 e un nato nel 2000), ci dovrà essere una spina dorsale importante. Il Varese vuole essere competitivo e per esserlo dovrà avere un telaio adeguato. Sappiamo di essere un po’ in ritardo, ma la questione del ripescaggio in Serie D ci limita. Ecco perchè spero ogni giorno che sia quello buono per definire questa situazione”.

Simonetto e Lercara rimarranno?
“Questo non lo so, è la società che se ne occupa. Quello che posso dire è che entrambi sono un esempio per tutti quanto a serietà e impegno. Se vorranno rimanere in biancorosso li accoglierò con estremo piacere”.

Domani pomeriggio è in programma un’amichevole con il Fenegrò. Che cosa si aspetta?
“Avremo alle spalle soltanto due allenamenti tutti insieme e non posso pretendere nulla di che. Metterò in campo tanti ragazzi per la prima volta e saranno loro a dovermi dare delle indicazioni sulle loro qualità e sul loro valore. Al momento è troppo presto per qualsiasi valutazione e il risultato sarà l’ultima cosa che guarderò”.

Laura Paganini