Sette punti in tre giornate, tre clean sheet a fronte di quattro gol fatti; è questo il bottino della Sestese che condivide la testa della classifica con altre quattro squadre. Artefice di quest’ottimo inizio è Pierluigi Gennari che sta inaugurando nel migliore dei modi la sua prima esperienza alla guida di una prima squadra. In ogni caso l’ex mister delle giovanili del Varese resta con i piedi saldamente poggiati a terra: “L’inizio è stato buono e promettente, ma nel calcio ci vuole poco ad invertire il trend e qualche risultato negativo potrebbe cambiare drasticamente la situazione. Nella mia carriera mi sono sempre rapportato ai giovani trattandoli da adulti per cui ora che lavoro con i ‘grandi’ non sto trovando grande differenza; sono però curioso di vedere come reagiremo alle prime difficoltà, che inevitabilmente ci saranno”.

01 sesteseLa Sestese è l’unica squadra a non aver ancora subìto gol; questo è frutto del lavoro sulla fase difensiva o di un momento particolarmente fortunato? “Direi entrambe le cose – spiega Gennari –. Sicuramente durante la preparazione abbiamo lavorato molto sull’aspetto difensivo, ma dobbiamo anche avere l’onestà intellettuale di ammettere che in alcune situazioni la fortuna è dalla nostra parte. Questo è anche il bello del calcio: ci possono essere dei momenti in cui non te ne va bene una e altri in cui tutto gira a tuo favore. Nella partita contro l’Accademia Pavese poi c’è stato un grande contributo di Catanese che sta dimostrando quello che vale: è un portiere sul quale non ho mai avuto dubbi: è completo, bravo sia in uscita alta sia con i piedi e soprattutto tra i pali dimostra grande reattività. Anche lui però deve rimanere sempre sul pezzo e non montarsi la testa”.

Domenica arriverà a Sesto il Verbano di mister Marzio per quello che può essere definito uno dei grandi classici d’Eccellenza. I rossoneri non hanno iniziato nel migliore dei modi, per cui cosa si aspetta Gennari da questo match? “Mi aspetto una partita dai ritmi molto alti in cui potremmo andare in difficoltà come già emerso dalla sfida con l’Accademia Pavese. Non dobbiamo commettere l’errore di guardare alla classifica perché il valore del Verbano è noto e anche se non conosco la squadra così bene so quello che si dice di loro: una gruppo che corre tanto, corale nella manovra di gioco e ben allenato da un mister esperto. Questo è abbastanza per temerli perché insieme al Legnano la prossima settimana rappresentano il primo vero ostacolo”.

L’unica affermazione del Verbano finora è arrivata in trasferta, mentre la sola gara in cui la Sestese non ha vinto è stata proprio quella casalinga contro l’Accademia Pavese, soffrendo per lunghi tratti del match. Il fattore campo può influire o si tratta solo di una casualità? “Penso che questo sia un discorso prematuro – puntualizza Gennari – sia perché siamo solo all’inizio sia perché credo che il fattore campo conti relativamente in questa categoria, dato che solo qualche squadra ha una tifoseria particolarmente calda che può spingerti a dare quel qualcosa in più in campo; in casa o in trasferta l’atteggiamento deve essere lo stesso. Inoltre non avendo esperienza per la categoria ho presto imparato ad aspettarmi il massimo da qualunque squadra affrontiamo per non restare impreparato”.

Alla luce di queste riflessioni dove può arrivare la Sestese e in cosa deve migliorare? “A quanto ho sentito dire questo è uno dei campionati d’Eccellenza più difficili degli ultimi anni, per cui potrò dire qualcosa di più quando affronteremo i ‘colossi’ di categoria. Non sono un allenatore cui piace porsi degli obiettivi; fosse per me vincerei sempre, ma so che non è possibile e inevitabilmente ci sarà qualche battuta d’arresto. Adesso è ancora presto: al giro di boa del campionato vedremo a che punto siamo e dove potremo spingerci. Per quanto riguarda il giudizio della squadra – conclude Gennari – non posso ritenermi pienamente soddisfatto. Finora i risultati sono arrivati, è vero, ma siamo ancora molto lontani dall’idea di gioco che ho. Dobbiamo migliorare in fretta su ogni singolo aspetto e pur sapendo che non sarà facile sto già vedendo che i ragazzi ce la stanno mettendo tutta sia durante gli allenamenti sia durante le partite. Abbiamo intrapreso un cammino che per ora sta proseguendo in discesa; capiremo chi siamo quando affronteremo le salite”.

Matteo Carraro