Scattano domani ad Helsinki i Campionati Europei Juniores di nuoto e tra i 31 azzurrini convocati per l’importante manifestazione continentale ci sono due atlete del Team Insubrika allenate da coach Gianni Leoni alla “Manara” di Busto Arsizio: Karen Asprissi e Giulia Borra.
Classe 2002 la prima, classe 2001 la seconda, per entrambe è la seconda esperienza agli Europei Juniores dopo quella dell’anno scorso a Netanya, in Israele. Karen Asprissi sarà in vasca per i 50 farfalla (domenica 8 luglio) e i 100 farfalla (venerdì 6 luglio batterie e semifinali con la finale sabato 7), mentre Giulia Borra nuoterà i 100 stile libero (mercoledì 4 luglio batterie e semifinale con la finale giovedì 5); quanto alle staffette, Borra sarà in acqua per la 4×100 stile libero, mentre per la 4×100 misti il ct valuterà chi schierare in base ai risultati delle gare.
A poche ore dal via, ecco un’intervista doppia alle due stelline azzurre e del Team Insubrika.

Quando hai iniziato a nuotare? A quanti anni?
Karen Asprissi: “Ho cominciato da piccolissima e credo di aver seguito i miei primi corsi di nuoto a soli 3 anni”.
Giulia Borra: “Nuoto da quando sono piccola. Ho iniziato perché per mia mamma era importante saper nuotare e sciare, così da grande sarei potuta andare in vacanza con i miei amici tranquillamente sia al mare che in montagna”.

Che cosa ti piace di questo sport? E che cosa non ti piace di questo sport?
KA
: “Mi piace perchè è individuale, nel senso che dipende tutto da me e le cose me le devo sudare. Questo mi fa apprezzare ancora di più i risultati positivi che ottengo. L’unico lato negativo che riscontro è che gli allenamenti sono abbastanza monotoni, ma per fortuna nuoto in una squadra nella quale mi trovo benissimo e con i miei compagni il tutto è più leggero e divertente”.
GB: “Questo sport è tutto per me e non riesco ad immaginarmi senza il nuoto. È un momento di sfogo e mi piace ogni aspetto”.

Hai provato a praticare qualche altro sport e poi l’hai lasciato?
KA: “Da bambina mi sarebbe piaciuto tanto fare equitazione. Purtroppo, o forse per fortuna, non ho mai provato”.
GB: “Ho sciato e nuotato insieme fino a 10 anni. A quell’età, però, ho dovuto smettere di sciare per paura di farmi male e quindi di dover rinunciare al nuoto”.

Com’è stato il percorso che ti ha portato a nuotare a farfalla/stile libero?
KA: “Non so come sia arrivata alla farfalla. Da piccola facevo solo rana, poi ho iniziato a nuotare un po’ a dorso e ora mi trovo a nuotare bene tutti e quattro gli stili. Chiaramente quello che mi viene meglio in ottica “cronometro” è il delfino”.
GB: “Inizialmente mi sono sempre dedicata al dorso e solo dalla categoria Ragazzi ho iniziato anche a fare stile libero, pur preferendo sempre il dorso allo stile libero. Da quando mi sono trasferita a Busto Arsizio, ho abbandonato del tutto il dorso e mi sono dedicata solo allo stile”.

Chi è stato il tuo primo allenatore? Che ricordi hai di lui?
KA: “Il mio primo allenatore è stato Marco Rossini e per me è stato molto più di un allenatore. È stato molto importante per la mia carriera natatoria, avrò sempre un bellissimo ricordo di lui e siamo tuttora in contatto”.
GB: “È stato Giuseppe Lo Martire ed è lui che mi ha insegnato le regole del nuoto. È sempre stato molto duro perché credeva, e crede ancora ancora oggi, in me. Di lui mi ricordo principalmente i momenti in cui si arrabbiava e mi sgridava, ma, d’altro canto, lo ricordo con affetto perché ho bisogno di una persona che mi sgridi e mi corregga quando sbaglio”.

Com’è il tuo attuale coach, Gianni Leoni?
KA: “Gianni è una bravissima persona, è preciso nel lavoro che svolge e il suo obiettivo è sviluppare al massimo il potenziale che c’è in ognuno di noi. Chiaramente, per riuscire nell’intento, è necessario fare alla lettera ciò che lui dice e quindi è un po’ esigente. Però il suo comportamento è proprio dovuto al fatto che ci tiene ai risultati di tutti noi”.
GB: “Gianni è molto duro ed esigente nei miei confronti e vuole sempre che le cose siano fatte al 100%. Mi aiuta quando mi vede in difficoltà e mi sprona quando ce n’è bisogno. Sono contenta della scelta che ho fatto venendo a Busto ad allenarmi con lui”.

Come ti sei preparata agli Europei Juniores? Come ti senti a pochi giorni dal via?
KA: “Mi sono preparata molto bene e, nonostante Gianni sia stato assente per due settimane con i ragazzi più grandi, ci sentivamo spesso e mi dava consigli anche a distanza. Al momento sono carica e pronta a “combattere” per dare il meglio di me”.
GB: “Da dopo gli Assoluti, che non sono andati bene come speravo, mi sento diversa. Ho cercato di concentrarmi su me stessa e dare il mille per mille ad ogni allenamento e migliorare dove dovevo migliorare. Mi sento bene e sono felice ed orgogliosa di poter rappresentare la mia nazione ad un Campionato Europeo Juniores”.

Qual è il tuo obiettivo?
KA: “Il mio traguardo al momento è passare il turno e qualificarmi quindi per la semifinale sia nei 50 farfalla, sia nei 100 farfalla. Dopodiché penserò alla finale in cui cercherò di mettere la mano davanti a più ragazze possibili”.
GB: “Gli obiettivi di questo europeo sono dare il massimo ogni volta che entro in acqua e migliorare il mio personale”.

Rispetto all’anno scorso a Netanya ti senti di essere cresciuta? In cosa?
KA: “Ritengo di essere cresciuta molto tecnicamente e in termini di allenamento. Già agli Assoluti ho migliorato i miei personali e l’obiettivo è abbassare ancora l’asticella. Mentalmente sono più consapevole delle mie potenzialità e caratteristiche e quindi sono più pronta a sfruttarle al meglio”.
GB: “Mi sento maturata, l’anno scorso ero più bimba, mentre ora sono consapevole del lavoro che ho svolto”.

Dove credi di poter migliorare ancora?
KA: “Penso di poter migliorare ancora in tutto. Sono ancora giovane e questo è solo l’inizio; i risultati di tutto il lavoro che sto svolgendo con Gianni non sono a breve termine”.
GB: “Sicuramente posso migliorare ancora in allenamento e abbassare i tempi, ma soprattutto devo migliore in gara e non farmi sopraffare dalle emozioni prima di tuffarmi”.

Qual è la gara/la vittoria che più ricordi?
KA: “Non ce n’è una in particolare al momento, ma sono tante quelle che mi hanno strappato un sorriso e che mi hanno resa soddisfatta”.
GB: “Non ho una vittoria “preferita”, ma le ricordo tutte con molto affetto”.

Qual è il tuo nuotatore/nuotatrice preferito/a?
KA: “Al femminile la mia nuotatrice preferita è Sarah Sjostrom mentre al maschile Chad Le Clos”.
GB: “La mia nuotatrice preferita è da sempre Federica Pellegrini. Poi, ho la fortuna di allenarmi con Arianna Castiglioni e Silvia Scalia, che sono entrambe degli esempi per me”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
KA: “Il mio sogno nel cassetto è l’Olimpiade. Mi piacerebbe molto anche che il mio sport diventi il mio lavoro”.
GB: “E’ sicuramente partecipare alle Olimpiadi, ma penso sia il sogno di ogni atleta”.

Cosa ti piace fare nel (poco) tempo libero che hai?
KA: “Mi piace molto leggere e stare in compagnia”.
GB: “Mi piace uscire con gli amici, ma anche rilassarmi in camera con un bel film o ascoltando la musica”.

Laura Paganini