Si sono affacciati per la prima volta in prima categoria e per la prima volta nella zona del varesotto, si sono fatti valere tra le big, si sono tenuti stretti questo campionato, sudandoselo, lottando, combattendo, hanno affrontato periodi difficili, con tanto di cambio mister, fino a guadagnarsi l’appellativo di “rompiscatole”, di “squadra che non molla mai”, valsi la certezza che il prossimo anno si ripartirà da qui: eccola la Folgore Legnano. Un ambiente familiare, un gruppo unito, giocatori preparati e volenterosi, e poi un bomber: “Cata Boy” si dice al “Pino Cozzi” per indicare l’autore di 13 gol stagionali, per sorridere quando si parla di Jacopo Catalano, punto fermo dei biancorossi.
jacopo catalanoE’ stata un’annata intensa esordisce l’attaccanteuna salvezza raggiunta matematicamente domenica scorsa ma davvero tirata, forse pensavamo fosse un po’ più semplice ma alla fine ciò che conta è aver raggiunto l’obiettivo”.
Se dovessi analizzare il cammino della Folgore ad oggi (12° con 24 punti) cosa ci dici?
Si potrebbe quasi parlare di due campionati a sé fra girone d’andata e girone di ritorno, siamo partiti con grande entusiasmo e fino a dicembre ci siamo ben comportati con tutti, poi sono arrivati i primi problemi con qualche giocatore che ci ha lasciato a dicembre e che ha accorciato la rosa, sfortuna vuole che abbiamo dovuto fare i conti degli infortuni proprio nei ruoli più delicati e alla fine ci siamo trovati tiratissimi in certe partite magari contro signore squadre dove si fa già fatica se hai la rosa al completo figuriamoci in certe condizioni, per fortuna che le nostre armi vincenti abbiamo saputo tirarle fuori al momento giusto”. Quali? Presto detto:Il gruppo, la coesione, siamo molto uniti, sappiamo fare la guerra e sappiamo farla insieme”.
Nel momento buio c’è stato anche l’avvicendamento in panchina fra mister Garantola e mister Fontana, come lo avete vissuto?
Come sempre quando qualcosa scricchiola a pagare è il mister, anche se in questo caso c’è stato un confronto da cui poi è emersa una scelta di comune accordo, c’era da dare una scossa e così è stato, nel calcio lo sappiamo bene sono cose che possono succedere”.
E per quanto riguarda i tuoi compagni qualcuno ti ha stupito in particolar modo?
All’andata sicuramente Ristori perché non penso avremmo potuto chiedergli di più tra gol e prestazioni, in generale dico Federico Colombo detto Colombino e poi come non citare Elis Qaku? Un giocatore di un altro livello, peccato si vociferi che a fine stagione smetta, spero ci ripensi (ride ndr)”.
E di “Cata Boy” cosa diciamo? Soddisfatto?
In realtà penso avrei potuto fare di più, in alcune partite sarei dovuto essere più leader, più concreto, mi sono sentito un po’ impotente nel girone di ritorno, vuoi anche perché alcune gare si sono rivelate più difficili del previsto, però ho comunque collezionato 13 gol, un buon bottino”.
jacopo catalano folgoreSpecifichiamo: 13 gol, uno in meno dell’attuale capocannoniere Falsaperna del Gorla Maggiore, che si fa, ci si prova ad impensierirlo?
Domenica ci sarà Gorla – Folgore ai miei compagni dirò di marcarlo stretto (risata) a parte gli scherzi, non è certo il mio primo pensiero, però a questo punto ci proverò, io sono comunque onorato di essere in questa cerchia, nel senso che gli attaccanti del Fagnano, del Gorla sono signori attaccanti, alcuni non c’entrano niente con questa categoria, un nome su tutti quello di Fiumicelli, io sono lì con loro con la mia Folgore che è terz’ultima in classifica, sinceramente mi reputo solo il buon finalizzatore di una squadra che crea tanto”. “ Che poi se ci pensi 13/14 gol non sono tantissimiaggiunge ancora Catalanosoprattutto se penso che lo scorso anno ne ho fatti 29 in seconda categoria, certo un campionato diverso, ma credo che quest’anno tra il girone ristretto tra il livello particolarmente tosto ed equilibrato, distinguersi non penso sia stato facile per nessuno”.
A proposito di livello tosto, ormai per il titolo è corsa due tra Fagnano e Tradate, te lo aspettavi? Vedi una favorita?
Aspettarselo dal Fagnano sì, si era capito fin da subito perché hanno dato segnali forti già dalle prime uscite, dal Tradate magari meno perché anche quando abbiamo giocato contro non ci hanno surclassato, però c’è una cosa che mi ha colpito ovvero la loro fame, sono rognosi, Fagnano è certamente più bella da vedere, ma la fame talvolta fa la differenza, non vedo una favorita assoluta, l’ultima giornata sarà una finale, posso solo dire che vinca il migliore”.
Poi, in chiusura, uno sguardo al futuro:Non so cosa farò l’anno prossimo, so che qui sto bene e quando stai bene è difficile cambiare, vedremo, c’è tempo, so per certo di essere orgoglioso di questa squadra perché all’inizio dell’anno la salvezza era un po’ una scommessa e questa scommessa l’abbiamo vinta tutti insieme”.

Mariella Lamonica