Tra il Varese e la famiglia Catellani non è stato un colpo di fulmine, non si è trattato di una scintilla scoppiata all’improvviso e quel che ci si augura è che proprio per questo non si tratti di un fuoco di paglia. I rapporti con la dirigenza sono iniziati in estate, “tutto è nato a luglio – ci racconta Fulvio Catellani -, il ds Merlin, che conosco dal lontano ’96, mi ha chiamato perché mister Iacolino voleva in rosa Vittorio Ghidoni, giovane della Juve che gestisco. La trattativa è andata a buon fine e pian piano i rapporti si sono intensificati. Eravamo al corrente della situazione di difficoltà e poi, oltre due mesi fa, abbiamo incontrato Paolo. Decidere di aiutarlo e come farlo non è stata una decisione avventata, bensì molto ponderata. Ci sono degli accordi chiari e tante situazioni da poter sviluppare, sia dal punto di vista sportivo che del marketing”.
Il procuratore che è socio di Play in Sport che, tra le altre attività organizza il calcio mercato dei professionisti, ha contagiato suo padre Sauro, agente Fifa che è il nuovo presidente del club: “Sono cresciuto nell’ambiente calcistico e mi ricordo benissimo il Varese di Capozzucca. Questa è una piazza importante e c’è da lavorare. Finora è stata gestita col cuore, adesso va curata come un’azienda”.
Quando avverrà il vero e proprio passaggio di consegne? “Diciamo che è già avvenuto – risponde Fulcio – perché abbiamo degli accordi privati con la società. Di solito ci vogliono 2 o 3 mesi per queste cose, ma non avevamo il tempo”.
Catellani jr ha a cuore la questione strutture: “Stiamo cercando di intervenire e spero che già questa settimana possano iniziare un di lavori a Varesello; vogliamo ripristinare i due campi attualmente in disuso più due spogliatoi. E’ allucinante spendere affittando altri campi quando possiamo puntare sul centro sportivo. C’è poi in ballo anche un progetto per il rifacimento del campo alle spalle dei Distinti, ma in questo caso la burocrazia è più complessa. Dobbiamo incontrare il Comune”.
In merito alla giovane rosa e al mercato dice: “Non ci siamo fatti prendere dalla fretta e abbiamo deciso di aspettare la finestra di gennaio. Abbiamo situazione in ballo, anche importanti, sul fronte attaccante e il nostro obiettivo è di averlo in campo già domenica nel derby col Como. Ho visto una buona squadra nel primo tempo col Borgaro; abbiamo un gruppo di bravi ragazzi, molto giovani ma con tanta voglia”.
Come giudica il comportamento di Repossi? “Mi hanno detto che è un bravo ragazzo, purtroppo il suo procuratore (Paolillo ndr) lavora in un modo che ha me non piace. E’ stato consigliato male e per andare in Serie B, oltre ai piedi devi avere anche la testa. Domenica aveva un’opportunità per mettersi in mostra, non doveva battere i piedi tra l’altro per un’offerta ridicola. La situazione si sbloccherà solo quando la Ternana alzerà la cornetta per convocarci e alzare la proposta”.
Infine, un commento sul derby in arrivo: “Arrivarci con tre punti sarebbe stato diverso, ma la affronteremo nel migliore dei modi. E’ una squadra di vecchie volpi, sicuramente non ha chissà quale gioco, ma è grintosa, si difende e riparte e può colpire sulle palle inattive. Spero che i ragazzi la affrontino con tranquillità”.
Elisa Cascioli