La sconfitta di misura rimediata all’esordio sul campo del Meda non ha demoralizzato l’ambiente del Gavirate che, anzi, si è subito rimesso a lavorare per preparare al meglio e con ancora più fame il debutto casalingo di domenica (ore 15.30) contro l’Uboldese.

Il gol vittoria dei milanesi è arrivato nel secondo tempo, proprio in uno dei momenti di maggiore spinta dei rossoblù di Caon e Crippa. E, nonostante gli ulteriori sforzi e le tante azioni costruite anche dopo lo svantaggio, il Gavirate non è riuscito ad agguantare il pari. “Il risultato ci penalizza, ma abbiamo offerto una buona prestazione e di questo ne siamo contenti – spiega mister Cristian Caon, alla sua prima stagione da allenatore -. Ce la siamo giocata alla pari contro una delle formazioni favorite per la vittoria del campionato insieme alla Vergiatese e credo di poter dire che il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Il calcio, però, è così e ripartiamo da quanto di buono abbiamo fatto vedere”.
Qualche rammarico c’è per il rigore sbagliato da Moro a pochi minuti dal triplice fischio, ma Caon non fa drammi: “Moro era diventato papà per la terza volta poche ore prima e, dopo una notte in bianco e ricca di emozioni, l’ho fatto entrare in corsa. Doveva dare la scossa e ci è riuscito procurandosi la massima punizione e prendendosi la responsabilità di calciare dagli 11 metri. Purtroppo non ha fatto gol, ma questo succede anche ai big”. Sugli avversari aggiunge: “Il Meda ha individualità importanti, ma domenica non mi ha impressionato. Penso che, un po’ come tutte le squadre, a questo punto della stagione il gruppo debba trovare ancora la quadratura. Non sarà facile per nessuno andare sul loro campo”.

Quanto al Gavirate, il primissimo bilancio è più che positivo: “Ho ragazzi che amano lavorare e che si impegnano al massimo in settimana e in partita e vedo che si sta formando un buon affiatamento tra di loro. Già dai primi giorni avevo avuto un buon presentimento. Sono felice di vedere, inoltre, che domenica a Meda non abbiamo pagato pegno a livello di condizione fisica, ma siamo stati piuttosto lucidi e reattivi per tutti i 90′. E’ un segnale importante per me, per l’altro mister, Oscar Crippa, e per le altre due persone che lavorano in sinergia con noi due: Ivan Ginepro e il preparatore atletico”.
Dopo tantissimi anni di calcio giocato, ora Caon è passato alla panchina: “Non mi manca la gara in sé, ma piuttosto la possibilità di scaricarmi a livello fisico, di calciare il pallone e, con quel gesto, di lasciarmi alle spalle qualche tensione. Per il resto, però, sono contento della scelta fatta”.

Domenica arriva l’Uboldese, avversario non semplice e reduce, come il Gavirate, da un ko. “Storicamente l’Uboldese ci ha sempre dato fastidio e negli ultimi anni è sempre venuta a Gavirate a vincere. Ha attaccanti di ottimo livello e vorranno rifarsi. Dovremo stare attenti e giocare con il coltello tra i denti. Non potrò contare ancora sull’apporto dei lungodegenti Broggini e Petruzzi, che rientreranno in gruppo settimana prossima, e saranno in forse fino all’ultimo anche Moro e Miele. Niente paura, però: vogliamo vincere”.

Laura Paganini