Nemmeno il tempo di lasciarsi alle spalle la stagione appena conclusa che per le società è già ora di pensare alla prossima. Tra queste figura ovviamente la Sestese del patron Alberto Brovelli che nella serata di domenica ha ufficializzato Pierluigi Gennari come nuovo allenatore. Una scelta azzardata, per molti, ma non per la società di Sesto Calende che, per il quarto anno consecutivo, si è piazzata in testa alla speciale classifica delle squadre (dei gironi lombardi di Eccellenza) che danno più spazio ai giovani.
Gennari, infatti, è famoso per la sua quasi ventennale esperienza come allenatore delle giovanili del Varese e la sua scelta come guida tecnica testimonia la volontà della Sestese di proseguire con questo trend. A confermarlo è proprio il neoallenatore biancoazzurro: “Ho allenato per diciassette anni i giovanissimi del Varese per cui approdare in una squadra “più grande” sarà anche una sfida con me stesso; sicuramente cominciare da un club nel quale la crescita dei giovani è tra gli obiettivi primari non può che essermi d’aiuto”.
Per quanto riguarda la chiamata del presidente Brovelli, invece, c’è stata un po’ di sorpresa. “Francamente non era una decisione che era nell’aria – conferma Gennari – perché non mi aspettavo di tornare in panchina dalla prossima stagione. È da due anni che non alleno e ricominciare da un palcoscenico di livello come l’Eccellenza non può che farmi piacere. Movimenti societari? Per quanto mi riguarda Brovelli è una garanzia. Ci conosciamo da tempo e spesso sono venuto qui da avversario con le giovanili del Varese per cui ho avuto modo di parlarci molte volte; c’è rispetto reciproco e sono sicuro che sta facendo il possibile per la Sestese. Poi va anche detto che le decisioni societarie non mi riguardano: il mio compito è quello di allenare, per le altre questioni ci vogliono persone molto più competenti di me in materia”.
Un argomento su cui Gennari avrà sicuramente voce in capitolo è la costruzione della rosa per la prossima stagione: “Siamo ancora ad una fase embrionale, anche perché non ho avuto modo di conoscere tutti i giocatori. Con calma ci siederemo ad un tavolo dove darò indicazioni su come si potrà migliorare la qualità della squadra e nel farlo mi affiderò a persone preparate che sanno come fare il loro lavoro. Il mio modo di intendere il calcio? Nella mia esperienza come allenatore ho usato ben più di un modulo e sono arrivato alla conclusione che i numeri contano fino ad un certo punto; quello che serve è gente motivata a far bene e desiderosa di sacrificarsi per il successo della squadra”.
Per quanto riguarda gli obiettivi a lungo termine della Sestese? “Anche in questo caso sono valutazioni premature – conclude Gennari – perché è ancora presto per parlarne. Sarebbe bello migliorare la classifica rispetto alla scorsa stagione; non sarà facile, ma le sfide ci consentono di andare avanti e superarle dà grandi soddisfazioni. Sicuramente quello che voglio in quanto allenatore è veder giocare bene la mia squadra e vincere il più possibile”.
Matteo Carraro