In questa seconda fase di campionato Vittorio Ghidoni sta dando il massimo per recuperare il terreno perduto. La sua stagione, infatti, la prima in assoluto in Serie D, è iniziata col… piede sbagliato. Appena arrivato dalla Juve, alla prima amichevole in famiglia in ritiro in Valle d’Aosta si è gravemente infortunato rimanendo lontano dal campo per tutto il girone d’andata.

Qual è la tua analisi sul percorso complessivo della squadra?
«Sicuramente si poteva fare di più all’andata. La situazione in cui ci ritroviamo adesso è abbastanza pesante. La squadra è molto giovane e stiamo dando il massimo in un momento molto critico».

Il Varese si è fermato a Caronno Pertusella dopo sei pareggi di fila con solo quattro gol subiti…
«Abbiamo trovato continuità dal punto di vista delle prestazioni senza mai abbassare la guardia; potevamo fare qualcosa di più in avanti. In difesa siamo migliorati molto, abbiamo subito meno gol che all’andata, siamo più attenti».

Che idea ti sei fatto sul campionato?
«Che non sono ammessi passi falsi perché ogni domenica c’è qualche risultato clamoroso. Purtroppo non possiamo più permetterci di perdere perché i playout sono molto rischiosi. Dobbiamo portare a casa punti».

Le condizioni in cui versa la società quanto vi influenzano?
«Lavoriamo come dei professionisti. Ne discutiamo prima degli allenamenti, ma appena scendiamo in campo pensiamo solo a giocare. Non sta a noi salvare il Varese dal punto di vista societario, noi dobbiamo salvarlo sul campo».

In fase di mercato, quando sono emerse le estreme difficoltà del club, hai avuto la possibilità di cambiare aria?
«Ho avuto la possibilità di tornare in una Primavera, ma volevo continuare in Serie D per avere almeno qualche presenza. Questa esperienza per me è molto importante, ho preferito rimanere e dare fiducia a chi sta entrando in società».

Come sono stati gli anni alla Juventus?
«Mi hanno segnato molto. L’anno con i Giovanissini Nazionali in cui siamo arrivati alla finale scudetto è stato bellissimo, poi potersi allenare con la prima squadra è stata un’esperienza indimenticabile. Ritrovarmi in mezzo ai top player come Pogba non so se mai mi ricapiterà. Lo scorso anno al Carpi invece è stato un po’ travagliato perché a dicembre mi sono infortunato alla mano e sono stato fermo un mese e mezzo, ma tutto serve a crescere, anche quest’anno a Varese lo considero molto formativo su tanti aspetti».

Com’è stato il salto nel calcio dei grandi?
«Cambiano ritmi e responsabilità, ma mi sono ambientato bene».

Il prossimo avversario è il Bra…
«All’andata non c’ero e non ho visto la partita, me l’hanno descritta come una squadra molto organizzata. Non sarà facile, ma dobbiamo per forza strappare punti».

Elisa Cascioli