Parla italiano la seconda tappa del Giro d’Italia. A trionfare sul suggestivo traguardo di Tel Aviv, è stato Elia Viviani della Quick-Step Floors.

Frazione caratterizzata da una fuga di tre corridori: Davide Ballerini (Androni-Sidermec-Bottecchia), Lars Bak (Lotto Fix All) e Guillame Boivin (Israel Cycling Academy). Proprio quest’ultimo è stato in grado di rimanere all’attacco fino a 13 km dal traguardo. Nel finale, grande lavoro delle squadre dei velocisti che si sono studiati fino all’ultimo chilometro, ma senza un grande treno dominante nella parte anteriore del gruppo. 400 m dall’arrivo, parte la volata, esce dal gruppo Jakub Mareczko seguito a ruota da Elia Viviani, che vince nettamente in un finale tortuoso e in leggero falsopiano proprio sul corridore della Wilier Triestina – Selle Italia, e su Sam Bennett della BORA-Hansgrohe.
Secondo trionfo nella corsa rosa per il veronese della Quick Step, che inoltre vestirà la maglia ciclamino della classifica a punti. Per quanto riguarda le altre classifiche, il primo leader dei GPM è il bergamasco Enrico Barbin. Il portacolori della Bardiani CSF ha battuto Boivin e Ballerini con un attacco nel finale della salita di Zikhron Ya’aqov. Dumoulin ha ceduto la leadership a Rohan Dennis, della BMC, il secondo classificato della cronometro di apertura del Giro. L’australiano, supportato in maniera impeccabile dalla sua squadra, è riuscito a guadagnare i 3” di abbuono del traguardo volante di Cesarea strappando, per un solo secondo, la maglia rosa all’olandese del Team Sunweb.

Domani con la Be’er Sheva – Eilat, di 229 km, il gruppo percorrerà il deserto del Negev, per poi concedersi un arrivo in leggera discesa che potrebbe favorire nuovamente i velocisti.

Lisa Guadagnini
(Foto @giroditalia Twitter)

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