Al Centro Sportivo Giovanni Borghi di Capolago, che quest’anno sarà utilizzato esclusivamente dal Bosto (la Belfortese si è trasferita a Cantello in seguito alla fusione), è avvenuta la presentazione della prima squadra per la prossima stagione. Il rendimento dello scorso anno, all’esordio, ha permesso ai gialloblù di ottenere il ripescaggio in Seconda Categoria dopo aver conquistato il secondo posto del Girone Unico di Varese alle spalle della Sommese.

A fare gli onori di casa in apertura di serata ci ha pensato il vice-presidente Mauro Brattesani: «Eravamo certi delle qualità umane e calcistiche di questo gruppo e siamo subito partiti bene. Dobbiamo continuare a crescere, tra conferme e nuovi arrivi e con uno staff più completo. Siamo sicuri che, da parte tutti, l’atteggiamento sarà super-positivo e il compito è di impegnarsi al massimo per far sì che le cose vadano per il meglio».

Novità nello staff, dunque, ma non solo: «Partiremo – ha proseguito Brattesani – anche con la squadra Juniores, affidata a Figliolia [che l’anno scorso allenava gli Allievi, ndr] e composta dal gruppo dei 2001 in aggiunta a quattro 2000 di rientro dal Cantello Belfortese. Per quanto riguarda lo staff, oltre al nuovo allenatore Epifani, si aggiungeranno Andrea Cantele come preparatore atletico e Jacopo Catanese come preparatore dei portieri».

Anche Davide Giardini, dirigente e vice-allenatore della prima squadra, si è focalizzato sull’impegno: «Con questo gruppo ci possono essere la serietà e l’impegno che servono per raggiungere determinati risultati. In questo ambiente vogliamo che si crei il giusto mix tra giovani ed esperti. Siamo sicuri che la rosa è composta da persone che, sul piano umano, incarnano lo spirito, la mentalità e la filosofia del Bosto».

Dopo la dirigenza ha preso la parola il mister Michelangelo Epifani, di rientro al Bosto dopo le esperienze con Belfortese e Besnatese: «Sono qua per la società e per i ragazzi: il progetto del Bosto è importante, va al di là della prima squadra. I giocatori in rosa sono quasi tutti di scuola Bosto e sono un perfetto esempio di quello che intendiamo realizzare a lungo termine».

«La rosa – ha spiegato l’allenatore – è ampia, con diversi giocatori che si rimettono in discussione dopo esperienze importanti in categorie superiori. Il fatto che abbiano scelto di farlo con il Bosto, la squadra in cui sono cresciuti, è significativo. Vogliamo fare bene e disputare un campionato all’altezza, tenendo presente che la prima squadra è la punta di una piramide e ha anche il compito di trainare tutto il settore giovanile».

Il Bosto, dunque, si presenta ai nastri di partenza con l’ambizione di lasciare un segno. E anche con un desiderio: «In occasione dell’ultima partita con la Sommese – ha affermato Brattesani – c’è stato un ambiente bellissimo, con i ragazzini del nostro settore giovanile che sono venuti in gran numero a vedere la prima squadra. Questo ci riempie d’orgoglio e vogliamo che sia un inizio». Impegno, bel calcio e coinvolgimento di tutti, dai più esperti ai più piccoli. A Capolago hanno le idee chiare su qual è la strada da percorrere.

Filippo Antonelli