Piccolo esercizio di fantasia. Cosa si saranno mai detti sabato il patron di Unet (e main sponsor della Pro Patria) Giuseppe Pirola, l’uomo dei conti (e vicepresidente biancoblu) Nazareno Tiburzi e il consigliere (e Richelieu tigrotto) Alberto Armiraglio? Teatro una sala stampa dello “Speroni” in modalità Risiko societario. Cornice la seconda edizione del Trofeo Unet vinto in scioltezza qualche minuto prima dalla formazione di Javorcic per 3-0. In contumacia di Patrizia Testa, il triello ha costituito la vera notizia di un pomeriggio in cui l’impatto agonistico ha lasciato spazio alle prove generali per le Final Four toscane di questa settimana (giovedì alle 16 semifinale con l’Albissola a Rignano sull’Arno).

Ma torniamo alla domanda di apertura. Cosa si saranno mai detti? La risposta prevede (come premesso), un piccolo esercizio di fantasia e un doveroso passo indietro. Per il primo si va di intuito, per il secondo basta un ricorso alla cronaca di qualche tempo fa. I primi contatti con Pirola sono infatti datati gennaio/febbraio 2016. L’allora presidente Nitti prima e Patrizia Testa poi provarono ad arruolare il numero uno della UYBA nel board di via Cà Bianca. Corteggiamento destinato ad essere derubricato a “semplice” sponsorizzazione. Ora, con la Serie C in bisaccia (con tutti i pro e i contro che la promozione comporta), i vertici della Pro Patria sembrano essere tornati a concupire Pirola. Il quale ha il principale focus nella pallavolo oltre che un ruolo di riferimento nei destini della Caronnese. Questa volta cederà alle lusinghe pallonare? Al momento, non è dato sapersi.

Quel che è certo è che l’operazione ha il chiaro obiettivo di irrobustire le basi del club e di declinare (o di valutare con ben altro potere contrattuale), la proposta pervenuta dal gruppo Calleri & C. Fornendo a Sandro Turotti (nel contempo), il budget necessario a rendere la prossima una stagione di consolidamento e non di patimento. Perché il biellese a Busto ha messo radici. Ma il contratto è in scadenza e quando si è professionisti (e si lavora bene), le proposte (immaginiamo), non tardano certo ad arrivare. Discorso che vale in parallelo (o in subordine) anche per Ivan Javorcic. Insomma, cosa si siano davvero detti sabato Pirola, Tiburzi ed Armiraglio non lo sappiamo. Ma (in fondo), non è così difficile immaginarlo.             

Giovanni Castiglioni