Ci siamo. Quasi. Entro sabato 30 dovrà essere formalizzata l’iscrizione al campionato di Serie C 2018/2019. Per la Pro Patria (che espleterà l’impegno nelle prossime ore), la pratica consisterà in vari obblighi burocratici oltre alla presentazione di una garanzia fideiussoria pari a 350.000 euro e al versamento immediato di 75.000 dei 105.000 euro previsti per quota associativa e oneri di partecipazione alle competizioni. Al momento in cui scriviamo solo 11 club (Giana Erminio, Piacenza, Alessandria, Pistoiese, Pontedera, Fano, Sambenedettese, Viterbese, Gubbio, Francavilla e Sicula Leonzio), hanno già presentato l’iscrizione. Per gli altri (come detto), ci sono ancora all’ingrosso 72 ore di tempo per farlo.

Non solo, entro il 26 giugno ogni società deve aver saldato emolumenti e contributi per la stagione appena conclusa. Stando a varie fonti di stampa, almeno 6 aspiranti alla terza serie non sarebbero in regola. Tra queste certamente la Reggiana zavorrata da una milionata di arretrati dopo il passo indietro dell’ex catcher della MLB Mike Piazza. A rischio quindi il format a 60 squadre sulla base della fusione Bassano/Vicenza, della ormai certa rinuncia del Pro Piacenza, e del possibile ripescaggio nella serie cadetta di Entella e (forse) Novara in virtù dei guai di Cesena e Foggia. Insomma, quadro piuttosto fluido.

Nella consueta incertezza estiva (quest’anno enfatizzata dalla possibile farcitura delle squadre B), prende comunque quota lo scenario di una suddivisione latitudinale dei Gironi (per intendersi, nord/centro/sud). Nel dettaglio, la Pro Patria sarebbe impegnata nel raggruppamento A formato da Piemonte, Liguria, Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna. Con Cuneo, Triestina e Rimini come estremi geografici. Solo ipotesi però. Da sabato se ne saprà di più.                                       

Giovanni Castiglioni