E’ la settimana dell’Ispra c’è poco da fare, è la settimana dell’Ispra perché quest’anno nessuno era riuscito a vincere contro il Fagnano, farlo poi con una rimonta simile (dallo 0 a 3 al 5 a 3) è un caso più unico che raro e che ha un sapore diverso da una vittoria “qualunque”.
fagnano-ispra_1Ma è la settimana dell’Ispra, o più in generale l’annata buona, perché ci sono tante cose che funzionano in una realtà che si è rimboccata le maniche in seconda categoria, vincendo il campionato, tornando nel paradiso della prima, e dando filo da torcere a chiunque. Una rosa di qualità e quantità, un mister preparato, un mercato invernale che ha portato valori aggiunti, andando a completare quel progetto già di per sé ricco di tanti fattori positivi, non ultimo quello dei giovani. Domenica contro il Fagnano due giovani 2000 sono partiti titolari, un altro si è aggiunto in corsa, e non è la prima volta che il tecnico Colombo gli conceda chance meritate e venga ripagato.
Ma tornando a quel mercato invernale in cui nuovi giocatori hanno sposato la causa, ce n’è uno che domenica è stato colui il quale ha dato il là alla remuntada: Luca Mazzotta.
Difensore in arrivo dal Casbeno, dopo il ritiro della squadra è stato svincolato e ha scelto Ispra perchéI miei amici Molinari e Ambrosoli mi hanno incentivatosottolinea ridendo, ribadendo però un concetto fondamentale:Mi ha spinto qui il progetto organizzato ed ambizioso, sono contento della mia scelta ho trovato davvero un bell’ambiente”.
E con mister Colombo come ti trovi? Lo conoscevi già?
Lo conoscevo da avversario, lo ricordo bene nel suo periodo a Gorla perché era una delle contendenti al titolo quando militavo a Morazzone, le sue squadre sono sempre state spumeggianti, non potevo aspettarmi qualcosa di diverso, la sua mano si vede ed è bravo nel creare la giusta amalgama tra giovani e senatori”.
Ma torniamo alla partita clou dell’ultima giornata, che gara è stata contro il Fagnano?
I primi 20 minuti senza storia, non abbiamo mai toccato palla, infatti abbiamo subito tre gol, poi mi sono giocato il jolly (un gol di tacco al volo ndr) e abbiamo riaperto la sfida, riuscire ad andare sul 3 a 3 a fine primo tempo credo sia stata la svolta per una ripresa in cui abbiamo completato la rimonta”.
luca mazzottaVittoria e tre punti, l’Ispra sale a quota 23: salvezza ormai in tasca.
Questa squadra sta facendo un ottimo cammino, l’obiettivo è stato praticamente raggiunto, ormai giochiamo con più serenità, senza patemi, cercando di fare più punti possibili e di toglierci qualche sassolino”.
Che campionato è questo tuo avviso? E la capolista resta la favorita nonostante il gap si sia ridotto?
E’ un campionato molto omogeneo, la classifica è cortissima, sicuramente ci sono squadre più attrezzate come Fagnano e Gorla, anche se forse la sorpresa è il Tradate, squadra che ha buoni nomi ma che veniva da due stagioni complicate, è partita in sordina ma sta facendo davvero bene, se Fagnano resta la favorita non lo so, non me ne vogliano ma io domenica nel momento di difficoltà li ho visti poco squadra, magari è stata solo una giornata storta, penso però che nonostante sia tutto nelle loro mani, quattro punti siano pochini, perciò se mi chiedi se il campionato è riaperto io ti dico di sì”.
Hai accennato anche al Tradate, saranno loro i vostri prossimi avversari, cosa ti aspetti?
Eh sì, domenica saremo in casa loro, sarà un’altra battaglia, ma ormai giochiamo a viso aperto con tutti perché non abbiamo nulla da perdere”.
Chiudiamo con qualche precisazione sulla tua parentesi a Casbeno e sul ritiro della squadra, che è successo?
Fino allo scorso dicembre ero a Morazzone, poi ho deciso di abbassare un po’ i ritmi e sono andato a Casbeno, abbiamo fatto una bellissima seconda parte di stagione e vinto i playoff, siamo stati ripescati tardi ed il mercato è stato compromesso, però c’era entusiasmo, c’era voglia, passo dopo passo stavamo creando i presupposti per un buon girone di ritorno, con mister Piana si lavorava bene, avremmo potuto acquistare qualcuno e ti dirò di più, secondo me avremmo sovvertito ogni pronostico andando anche a conquistarci la salvezza, la società però ha preferito fare altre scelte e l’avventura è finita lasciando tanta amarezza, peccato”.
Il calcio toglie, il calcio dà, ad Ispra potresti riprenderti delle belle soddisfazioni:Io penso che in una società la progettazione sia la base, qui si sta lavorando bene in ottica futura, vietato fare il passo più lungo della gamba, ma vietato anche non essere ambiziosi, pensiamo a chiudere bene questa stagione, l’anno prossimo potrebbe essere l’anno in cui alzare l’asticella ed essere ancora più protagonisti”.

Mariella Lamonica