L’esperienza non è quello che si è vissuto, ma quello che si fa con quello che si è vissuto”. Frase vagamente marzulliana che a fine gara Ivan Javorcic cita come stella polare dello spogliatoio tigrotto. Ma nell’esiziale 0-2 di Ciserano c’è anche ciccia pari alla vetta (virtuale), nuovamente agganciata: “Voglio mettere l’accento sulla prestazione della squadra. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Grande maturità di gestione nei momenti di difficoltà. Tutti a disposizione del collettivo. Abbiamo sbagliato delle occasioni ma siamo sempre rimasti sul pezzo. Tre punti portati a casa con la testa”. E grazie a cambi dalla tempistica molto calibrata: “Non ho cambiato subito perché ero soddisfatto di come la squadra stava giocando”. La sconfitta del Rezzato riporta la volata promozione nelle mani bianco blu: “Non posso negare che tutto quello che ci succede intorno sia importante. Ma siamo a 7 gare dalla fine e dobbiamo pensare solo alla

JavorcicNello chalet alpino che fa da improvvisata sala stampa, lunghezza d’onda seguita alla lettera anche dalla Gran Figura del match, Niccolò Gucci: “Nel tabellino c’è il mio nome ma il risultato è merito di tutti. Anche di chi non è entrato in campo. Partita affrontata con l’approccio giusto. Qui ci sono valori. Questo è un grande gruppo. Non voglio essere ipocrita, segnare è importante. Ma vi garantisco che l’obiettivo è un altro”. Quale sia è piuttosto facile immaginarlo. Un destino che Alexandro (con la X) Dossena, può vedere solo a debita distanza: “Abbiamo fatto una buona partita per 70 minuti. Poi abbiamo fatto 2 regali che alla Pro Patria non si possono fare. Penso che siano la migliore squadra del campionato”. Ora (virtualmente), lo dice anche la classifica.

Giovanni Castiglioni

LA PARTITA