Perdere brucia sempre. Così (cioè, facendo la partita ma venendo beffati), se possibile, ancora di più. Nel post 0-1 con il Rezzato, Ivan Javorcic non maschera la delusione riuscendo comunque a ribaltare il fronte: “Ho detto ai miei ragazzi che sono orgoglioso di loro e ho fatto i complimenti. Su la testa. Il loro migliore in campo è stato il portiere. Mentre da noi non si è notata un’assenza importante come quella di Santana. Orgogliosi di quanto fatto. Questo deve essere il messaggio mandato all’ambiente”. Sul risultato pesano alcuni errori personali. Soprattutto in attacco: “Non è che uno prende il palo o centra il portiere volontariamente. Ma abbiamo creato tantissimo prendendo gol sul loro unico tiro in porta”. Quanto alla gestione dei cambi (in particolare la sostituzione di Le Noci con Disabato), nessuna alchimia tattica: “Beppe e Dido possono avere caratteristiche simili. Non volevo variare nulla perché non ce n’era bisogno e stavamo controllando la gara. Le Noci aveva speso molto. Detto questo, pensiamo alla Romanese. Meglio che si giochi subito”.     

7066E28C-7166-4531-B4C2-D834BB1D4253Com’è, come non è, quando vede biancoblu Emanuele Filippini apparecchia sempre la tavola per i tre punti. L’anno passato a Ciliverghe, quest’anno al Rezzato: “Nel primo tempo non abbiamo giocato bene non per demeriti nostri ma per merito dell’avversario. Col passare dei minuti, abbiamo fatto più densità a centrocampo. Con più compattezza potevamo così aprire qualche spazio  Sapevamo che perdendo oggi il campionato si sarebbe complicato. Invece abbiamo avuto la possibilità di riaprirlo. Questa è una squadra che dimostra di sapere quello che vuole”. Cambiare tanto, evidentemente, non è sempre un limite: “I nuovi giocatori hanno portato quell’entusiasmo che forse era venuto meno”. La maledizione (dalla parte tigrotta, s’intende) continua.

Sala stampa chiusa da un Ivo Molnar attapirato il giusto: “Siamo molto dispiaciuti. E’ stata una partita importante, contro un avversario forte. Sono cose che succedono. Ma nonostante il risultato è stata una grande prestazione. Errori sul gol? Forse dovevamo essere più stretti”. Più rabbia o delusione? “Un po’ di tutto. Ma io sono molto arrabbiato. Non vedo l’ora che sia già mercoledì per rigiocare”. Insomma, punto e a capo. L’unica cosa da fare.       

Giovanni Castiglioni

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