Come da Consiglio Direttivo di Lega Pro celebratosi ieri a Firenze, le società che hanno presentato domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C sono 59. Tra queste, non tutte hanno però completato la pratica con la documentazione richiesta entro il 30 giugno.
Il Pro Piacenza ad esempio, ha prodotto solo ieri la fidejussione. Mentre rispetto all’altra mezza dozzina di inadempienti se ne saprà di più giovedì 5 quando le domande di ammissione verranno valutate nel merito. A questo proposito, il consiglio ha deliberato di proporre al Commissario Straordinario della FIGC Fabbricini la modifica degli articoli 52 e 53 NOIF oltre al 10 e al 21 del Codice di Giustizia sportiva disponendo l’esclusione dal Campionato per le società recidive rispetto agli adempimenti accessori all’iscrizione. Nello specifico, il principio sarebbe quello di rendere non più differibili la presentazione di alcuni adempimenti (assegno e/o fidejussione) oltre il termine ultimo per l’iscrizione. Tolleranza zero sui ritardi, insomma. Sempre che il commissario ne convenga.

Quanto alla suddivisione dei gironi, il presidente Gravina ha congelato lo status quo: “Secondo me si continuerà sulla linea degli ultimi due anni. Poi deciderà il consiglio direttivo ma l’orientamento credo sarà questo”. Quindi, si dovrebbe restare sul criterio longitudinale che per la Pro Patria comporterebbe avversarie provenienti da Piemonte, Liguria, Sardegna, Toscana e (in parte), Lombardia ed Emilia. Arduo comunque fare speculazioni fino a quando il quadro delle reali partecipanti (eventuali ripescate comprese), non sarà più chiaro.

Infine l’argomento potenzialmente più interessante ma anche quello che richiede maggior sforzo di attenzione. Cioè, il minutaggio. Tema già trattato nell’Assemblea del 7 maggio e lambito ieri in attesa di definizione. Contrariamente alla Serie D, tra i professionisti non sussiste l’obbligo di schieramento di giocatori under.
Tuttavia, nelle gare ufficiali ogni club deve produrre una “lista calciatori che l’anno appena concluso doveva presentare “fino ad un massimo di 14 calciatori nati antecedentemente al 1 gennaio 1995; fino ad un massimo di ulteriori 2 calciatori che, alternativamente, siano già tesserati con la medesima Società da almeno tre stagioni consecutive se nati successivamente al 1 gennaio 1993 (calciatori fidelizzati); oppure già tesserati con la medesima Società da almeno due stagioni consecutive, se nati successivamente al 1 gennaio 1994 (calciatori fidelizzati); solo uno dei due può essere un calciatore che, indipendentemente dall’età, sia stato tesserato per la medesima Società per almeno quattro stagioni sportive consecutive (calciatore bandiera); fino ad un massimo di un ulteriore calciatore che indipendentemente dall’anno di nascita, sia cresciuto nel settore giovanile del club”. L’applicazione della normativa prevedeva sanzioni in caso di mancato rispetto e premi economici attinti dal Fondo di Mutualità della FIGC proporzionali alla virtù del minutaggio.

Traducendo in termini pratici, se l’impianto regolamentare dovesse essere confermato, tutto andrebbe ovviamente a scalare di un anno (1 gennaio 1996 per gli 14 over). Tra i 9 giocatori rifirmati dalla Pro Patria in questo avvio di mercato, solo Galli (97) e Ghioldi (99 e cresciuto nel settore giovanile) sarebbero fuori dalla pattuglia degli over. Santana, Le Noci, Disabato, Pedone, Colombo, Molnar e Gucci sarebbero invece 7 dei 14 over inseribili in lista. Stesso discorso per Ersid Pllumbaj (’89) e Matteo Battistini (’94, difensore ex Pro Piacenza e Carrarese), avvicinati negli ultimi giorni ad un possibile destino biancoblu. Tutte dinamiche che Sandro Turotti sta incastrando per costruire la squadra che verrà. Nella quale potrebbe esserci ancora spazio per Gazo (over) e Zaro la cui quinquennale militanza tigrotta gli garantirebbe il suggestivo ruolo di giocatore bandiera.                                                      

Giovanni Castiglioni