L’obiettivo è chiaro. Per quanto ambizioso. Non voltarsi più indietro. Ritrovata la vetta grazie all’intramuscolo di adrenalina somministrato a Romano, domenica (ore 14.30, stadio “Speroni”), la Pro Patria va a caccia dell’ottava vittoria casalinga chiedendo strada alla Grumellese. In teoria (ma solo in teoria, eh), avversario morbido. In pratica, pagnotta tutta da guadagnare. Biancoblu attesi poi dal turno di stop. Giallorossi freschi invece di riposo dopo aver battuto (curiosamente) proprio la Romanese.

busto arsizio pro patria rezzato gucciBenedetta follia. Con ancora addosso le fibrillazioni dell’Iliade vissuta mercoledì, la Pro Patria punta i radar sul quarto impegno in 15 giorni. Inevitabili spunti di riflessione arrivano dalle 3 reti subite, che fanno 5 nelle ultime 3 giornate. Cioè, tante quante ne erano state incassate nelle 11 partite precedenti (con 6 clean sheet). In compenso, l’attacco è tornato a produrre a nastro. Quattro gol non venivano messi a segno dal 4-0 di Scanzorosciate del 23 aprile 2017. Rientrerà Zaro. Non Santana che rivedremo solo il 4 febbraio a Crema (e che all’andata aveva deciso dal dischetto allo scadere). Colombo dovrebbe tornare in mediana dove affiancherà uno tra Pedone e Disabato e (forse) Mozzanica. Possibile turno di riposo (almeno dal primo minuto), per Gazo e Pettarin. In avanti, conferma per la coppia Le Noci/Gucci nonostante Bortoluz scalpiti. E non poco. Guadagnin cederà i guantoni a Mangano. Sensazioni figlie della gestione delle ultime settimane e di quanto visto nel pandemonio di Romano. A Javorcic (e alla rifinitura di domani mattina), l’ardua sentenza.

Rezzato GrumelleseCome un gatto in tangenziale. Per la Grumellese salvarsi sarà complicato. Evitare i playout (quasi) impossibile. Difficile infatti pensare che una squadra che ha fatto 15 punti in 20 partite ne recuperi 9 in 18 al Lumezzane. Tanto più che i giallorossi fuori casa hanno messo insieme solo 2 pareggi (con Bustese e Ciserano) a fronte di 8 sconfitte. Solo la Romanese ha fatto peggio con un singolo punto in trasferta. Tendenza che proverà ad invertire Alessandro Bonetti, da una quarantina di giorni tecnico degli orobici (il terzo in stagione dopo Melosi e Renica). Il club del presidente Belotti è quello ad aver ruotato più uomini. Complessivamente sono 34 i giocatori con almeno una presenza di cui 9 (101 gettoni e 4 reti) che hanno abbandonato la compagnia a campionato in corso. Ipotesi di formazione con 4-4-1-1 che potrebbe prevedere il brasiliano Lourençon in porta; Iudica (98), Tomei, Dorigo e Nicholas Dossi (97) dietro; Manenti (99), l’ex Lecco Martina Rini, Daniele Pozzoni (98) e Lini in mezzo; il neo rientro dal Seregno Gabriele Piantoni dietro all’unica punta Andrea Migliavacca. Assetto e undici molto vicini (per evidenti motivi) a quelli scelti per il match di 2 settimane fa con il Rezzato (peraltro terminato con un secco 3-0 sul groppone).

Jacopo Pascariello di LecceChiamami col tuo nome. Fischietto assegnato a Jacopo Pascariello di Lecce (Paolo Fele di Nuoro e Francesco Collu di Oristano gli assistenti). Il direttore di gara salentino è un 26enne secondo anno in categoria con 20 partite arbitrate in Serie D di cui 9 in questa stagione. Bilancio spiccatamente casalingo: 9 successi interni, 9 pareggi e 2 vittorie esterne (5/2/2 quest’anno). Cartellino giallo facile (poco meno di 5 di media a partita) e passato burrascoso visto che nel 2009 (a soli 17 anni) fu aggredito e preso a calci a margine di una gara di Seconda Categoria a Tiggiano. Mercoledì scorso Pascariello ha diretto a porte chiuse Lecco – Dro terminata 1-0 per i blucelesti grazie al rigore trasformato da Bertani. Sempre a proposito di Lecco, l’ineffabile Giacomo Monaco domenica tornerà ad arbitrare. Per il molisano in oroscopo Mezzolara – Sammaurese del Girone D.

Giovanni Castiglioni