Settimana di calendari, ma settimana anche di polemiche quella appena trascorsa. Già, perchè su tutte ha scatenato il dibattito la fatidica giornata del 25 dicembre, ovvero del Natale. Infatti, nella giornata che poi si completerà col classico turno del 26 a Santo Stefano, vedrà tre succulenti derby preparati dal calendario. Infatti, nella giornata dedicata al Santo Natale, avremo Milano contro Brescia, Varese contro Cantù e Bologna contro Reggio Emilia. Diciamo che è quantomeno sospetta una programmazione che sfodera ben 3 derby e di un certo livello in una giornata così particolare. Se è pur vero che a livello statistico la giornata di Santo Stefano ha sempre visto incassi superiori alle attese e alle medie stagionali, ma, in questo caso, si sta cercando di esportare un modello – quello americano – che è assolutamente vincente, ma portando di qua dell’oceano solo pezzi di tale modello senza guardare alla vera difficoltà del nostro amato movimento. L’ultima volta che si disputò una gara a Natale fu nel 2010 e anche allora ci fu un derby: Pesaro contro Montegranato con gli ospiti che espugnarono la Adriatic Arena per 73-78 (tra gli altri 11 punti di Cavaliero e 9 di Dejan Ivanov che poi furono biancorossi). Dopodichè l’esperimento fu giustamente abbandonato prima di riproporlo in grande stile quest’anno. Onestamente ci viene da pensare che più che una gioia diventi un supplizio per l’appassionato e l’abbonato costretto a conciliare (o rinunciare) a una festa e ad una gara che si aspetta un anno intero. Se la finalità è quella di promuovere il nostro amato sport, beh, in tutta onestà non sono 3 partite giocate a Natale che attireranno nuove masse di spettatori/tifosi: va ricordato che il nostro sistema non è, purtroppo, riuscito a sfruttare l’onda lunga di un argento olimpico ad Atene nel 2004 per aumentare il proprio bacino d’utenza. Lieti di sbagliarci, ma scimmiottare il modello americano in questo modo è sbagliato: va seguito, partendo innanzitutto da un dato fondante ovvero l’ultima riga. Bisogna mettere le nostre società in grado di produrre ricavi e utili, bisogna fornire un prodotto che attragga i giovani che oggi, ahinoi, sembrano più guardare canali come Nba Tv o di una nota tv satellitare a pagamento che non riempire i nostri palazzetti; bisogna ripartire dalle infrastrutture, leggasi palazzetti, che nella massima parte sono vecchi e fuori dal tempo: c’è molto da fare che va oltre lo specchietto di 3 strenne natalizie.

Intanto, è già partita la nuova stagione. Nicola Natali e Giancarlo Ferrero stanno sudando a Varese per mettere già fieno in cascina in vista del raduno agostano mentre Matteo Tambone fatica con la Nazionale sperimentale di coach Sacchetti. Ottimo esordio per il play biancorosso con 16 punti, 4 rimbalzi e 3 rubate in 23′ contro l’Olanda e 6 punti contro la selezione americana della East Coast All Stars nella gara di ieri sera. Infine, Norvel Pelle ha ufficialmente firmato con i Philadelphia 76ers i Nba: le prestazioni alla Summer League hanno convinto la franchigia americana a firmare l’ex pivot della Pallacanestro Varese.

Matteo Gallo