Il tema della settimana biancoblu riguarda chiaramente i tre del Tonno Gate. Riusciranno i nostri eroi (Disabato, Gazo e Molnar) a tornare disponibili a 10 giorni dall’intossicazione alimentare? Mal di pancia alle spalle, effetti collaterali dei farmaci cortisonici no. Perché per quanto regolarmente prescritti e dichiarati ai responsabili antidoping, gli ormoni assunti per spezzare le reni alla sindrome sgombroide potrebbero causare una positività non autorizzata. Se ne saprà di più in settimana. Bertoni (affaticamento) dovrebbe essere recuperato mentre per Pllumbaj incontrarsi e dirsi addio è stata praticamente la stessa cosa. All’orizzonte la trasferta più lunga di stagione: 410 km per raggiungere il “Città di Arezzo” (domenica, ore 14.30) e affrontare la neo capolista (con la Carrarese). Cioè l’Arezzo di Dal Canto che l’altro giorno ha fatto barba e capelli all’ex numero uno Piacenza. Sarà dura. Anzi, durissima.

Turotti e le storie tese. Il giudice sportivo ha inibito a tutto il 4 dicembre Sandro Turotti per “comportamento offensivo verso la terna arbitrale, durante la gara”, dopo che domenica era stato allontanato dalla panchina nel corso della ripresa. Per il biellese si tratta del secondo stop stagionale dopo quello seguito alla trasferta di Olbia.

Due per due. Il 2-2 con la Lucchese ha una evidente chiave di lettura offensiva. Per la seconda volta in stagione, infatti, la Pro Patria ha messo a segno più di una rete. Era già occorso alla prima giornata contro un’altra toscana (2-1 alla Pistoiese). A proposito di marcature multiple, domenica il Cuneo (15 punti, 18 effettivi senza penalizzazione, con sole 9 reti realizzate) ha segnato per la prima volta più di un gol (0-3 ad Alessandria). Sin lì, i piemontesi avevano raccolto punti con tre successi per 1-0 e 6 pareggi (tre 0-0 e tre 1-1). L’Arzachena è l’unica squadra del Girone a non aver ancora segnato più di una rete.

Tre per tre. Battistini/Zaro/Lombardoni. Quarto terzetto difensivo utilizzato da Javorcic dal 1’ durante questa stagione. Per gli amanti delle statistiche il trio più impiegato è Molnar/Battistini/Lombardoni (9 gare con 3 vittorie, un pareggio, 5 sconfitte, 8 reti fatte e 11 subite), seguito da Battistini/Zaro/Boffelli (2 partite con una vittoria, una sconfitta, 2 fatte e 4 subite) e da Molnar/Zaro/Boffelli nell’1-1 con il Siena.

Il conformista. Doppia rimonta allo “Speroni” con 2-2 finale siglato da Mastroianni. Già visto? Sì, il 12 agosto nell’andata di Coppa Italia contro il Gozzano. Arbitro? Giuseppe Repace di Perugia. Lo stesso di domenica. Evidentemente un cultore del format.

Fuma sano, fuma toscano. Meno male che c’è la Toscana. In 5 gare contro rappresentanti di quella regione, la Pro Patria ha messo a bilancio 8 punti (vittorie con Pistoiese e Pontedera, pareggi con Siena e Lucchese, sconfitta con la Carrarese). Solo il Piacenza (9 punti in 5 partite ma 2 rovesci consecutivi contro Pistoiese e Arezzo) ha fatto di più mentre Entella (6 in 3) e Pro Vercelli (7 in 4) hanno una media punti migliore. Albissola (0 in 4) e Arzachena (0 in 5) sono invece ancora al palo. Per completare il Giro di Toscana, all’appello tigrotto dell’andata mancano ancora Arezzo (domenica) e Pisa (23 dicembre).

Tempi moderni. Tra Pro Patria e Arezzo poca storia. Solo 8 precedenti (tutti in C e tutti nel terzo millennio) con una vittoria bustocca (1-0 firmato Salvalaggio nel primo incrocio allo “Speroni” datato 15 settembre 2002), 5 pareggi e 2 successi amaranto. Al “Città di Arezzo” (ex Comunale), una vittoria interna e 3 pari. Ultimo rendez-vous il 29 marzo 2015: 2-2 in Toscana con reti di Terrani, Panariello, Yaisien e Lamorte.

Io ballavo da sola. Terminata la fuga (si fa per dire) del Piacenza che con 2 sconfitte in striscia si è visto superare dal tandem Carrarese/Arezzo. In realtà, gli stessi emiliani (2 gare in meno e 2 lunghezze dalla coppia di testa), la Pro Vercelli (3 gare da recuperare a meno 3 dalla vetta) e l’Entella (meno 6 con 6 partite in meno) possono considerarsi virtualmente a portata di primato. Domani previsti 3 recuperi della prima giornata (Pro Piacenza – Siena, Pro Vercelli – Piacenza e Pontedera – Novara) e uno della quarta (Cuneo – Entella).

Giovanni Castiglioni