Il gioco dell’estate è sempre quello. Provare ad indovinare dalle prime (per quanto effimere) uscite stagionali (compreso il 3-0 di ieri con il Verbano), quale potrà essere l’undici di riferimento di Javorcic. Sempre che ce ne sarà effettivamente uno. Qualche indizio sparso qua e là, logica di costruzione della rosa e semplici sensazioni personali. Tutti elementi utili a costruire un primo (virtualissimo) 3-5-2 biancoblu. In attesa di test più significativi (giovedì amichevole con il Borgosesia, domenica andata di Coppa Italia con il Gozzano).

Portiere. Il titolare è chiaramente Mangano. Con 4 anni di contratto l’ex Inter è un cruciale investimento societario. Ma Tornaghi non farà solo tappezzeria. Anzi, la scelta del numero 1 sulla schiena (lasciando all’altro il 12), ha il valore di un avvertimento. Il mestiere del garbagnatese servirà a far crescere il 19enne compagno di reparto. Contribuendo a diluire alcune licenze fuori dai pali registrate anche ieri a Besozzo.

Difesa. Il pacchetto arretrato potrebbe essere il laboratorio dello spalatino in panca. Si dovrebbe partire con Molnar, Zaro e Battistini per poi integrare Lombardoni. Una volta assorbiti schemi e mentalità del gruppo. Approdato a Busto come esterno, l’atalantino Boffelli (unitamente a Marcone) rappresenterà l’alternativa nelle rotazioni stagionali.

Centrocampo. Il gioco delle coppie sarà il fil rouge della terra di mezzo. Nell’ordine, da destra Mora (ma attenzione all’effervescenza di Ghioldi che può giocare anche a sinistra), Gazo (o l’eterno Colombo), la geometria di Bertoni (o la sostanza di Fietta), la mezzala/trequartista Disabato (con Pedone utilizzabile anche da esterno come backup) e Galli sulla corsia mancina (aspettando Sanè). Per la cronaca, ieri l’ex Venezia è apparso già in forma campionato. In caso di 3-4-1-2 possibilità di doble pivote con coppia di interni Bertoni/Fietta. Le Noci dietro ad altre due punte potrebbe essere una soluzione utilizzata anche più dell’anno passato. Circostanza che giustifica la caccia turottiana alla quinta punta.

Attacco. Santana/Le Noci. What else? Almeno in partenza, dovrebbe essere così. Contando di sponda sul veleno di Pllumbaj e sull’usato sicurissimo di Gucci. Arriverà poi un granatiere con chili e centimetri attualmente non in dotazione al reparto offensivo tigrotto. Una scelta calibrata che potrebbe spostare il baricentro dell’attacco. Anche sulla scorta del ragionamento tattico di cui sopra dedicato a Beppegol.                                                                        

Giovanni Castiglioni