Archie: 8 Inizia la gara col piede giusto con energia e voglia di fare ed è protagonista per tutti i 40′ con canestri, ma non solo. Riempie lo scout di voci positive come i 4 assist e chiude col miglior plus/minus (24) e la miglior valutazione (21). Formidabile.
Avramovic: 6 Solo 17′ in campo per Aleksa con Caja che lo risparmia in ottica campionato. Dimostra di non esser al top sbagliando un facile contropiede: jolly giocato, domenica si attende una copiosa produzione.
Iannuzzi: 5,5 Tanto spazio per Antonio che, però, non riesce a convincerci. Qualche buona difesa, qualcosa anche in attacco, ma il suo rendimento dovrebbe esser più incisivo.
Natali: 7,5 Seconda gara consecutiva in doppia cifra per Nicola che si travesta da guardia tiratrice e infila un mortifero 4/5 dall’arco con canestri sempre preziosi: il 23-26 dopo il primo aggancio lusitano, quella dell’allungo oltre i 10 punti nel terzo quarto e, infine, le due bombe in fila che chiudono, di fatto, la gara al 35′ sul 61-77. Sangue freddo, freddissimo.
Scrubb: 7 Prova convincente quella di Tommy che prende iniziative e mette energia in tutto quello che fa. Esemplare un’azione in cui spacca la difesa e va ad appoggiare al tabellone partendo dalla linea dei 3 punti.
Tambone: 6 Mette pressione in difesa costantemente e fa girare bene la squadra (bellissimo un suo assist per Cain) ad eccezione del secondo periodo in cui subisce la rimonta portoghese.
Cain: 7 Caja dispensa pillole di saggezza del suo pivot che sfiora la doppia doppia in 20′ (11+8 rimbalzi) e si dimostra di una spanna superiore al buon mestierante Borovnjak.
Ferrero: 5,5 Il capitano finisce fuori giri limitato dai falli (5 in 10′ di impiego). Leggiamola così: oggi non serviva il suo apporto, tornerà utile a Cremona.
Moore: 7 Il suo è un inizio da cecchino sparando bombe a raffica, ma Ronald non si ferma lì continuando a impallinare con continuità la malcapitata difesa lusitana. Ci mette del suo anche in difesa condendo una gara a tutto tondo.
Bertone: 6,5 All’andata ne mise 17, al ritorno sfodera una prova comunque buona con una ripresa di tutt’altra pasta rispetto a prima dell’intervallo. Ha probabilmente bisogno di più tempo sul parquet per macinare basket e quella fiducia che nasce dallo stare sul campo.

Matteo Gallo

– LA PARTITA