Archie 7: cifre decenti ma gara indecifrabile per Nick che, nella brutta serata di Scrubb dovrebbe, avrebbe il dovere sec0ndo noi di caricarsi un pezzo di squadra sulle spalle e spingerla con forza verso una vittoria che, ai più è sembrata possibile, anzi, molto probabile. Nove tiri in 32 minuti, nella situazione tattica descritta sono davvero pochi. Anche in un basket di sistema come quello di coach Caja. 
Avramovic 7:
Avellino sceglie di marcarlo stretto dal perimetro e Aleksa allora attacca forte per linee interne portando a casa un buon bottino e soprattutto, a dispetto di percentuali non esaltanti dal perimetro (1/6 da 3), senza rinunciare mai.
Iannuzzi 6: lavora di sponda per la squadra e si fa trovare puntualmente per qualche scarico concretizzato con i falli subiti e tiri liberi.
Natali 7.5: gara notevolissima per Nicola che viaggia ad un punto al minuto e in alcuni frangenti sembra addirittura spiritato.
Scrubb 7:
dall’arco non vede mai il canestro e contro i fisiconi avellinesi fatica anche a trovare punti dentro l’area. Ma, questo giro contro la sua ex-squadra, Tom è sembrato spento anche difensivamente e meno presente del solito a rimbalzo offensivo. Forse, giocare sempre e solo da numero 3 contro squadre così stazzate non aiuta. 
Tambone 6: diligente e preciso come sempre in cabina di regia, ma dalla linea dei 3 punti mancano ancora la sue stoccate, potenzialmente determinanti per aprire gli spazi in area.
Cain 7:
la solita doppia doppia che contro un armadio come Ndiaye vale tantissimo. Tanto più contro i campani che consapevolmente decidono di riempire l’area come un uovo togliendo a Varese e al suo centro i famosi giochi alto-basso. Come dire: cosa volete di più da questo uomo?
Ferrero 5.5: una decina di minuti di scarsa consistenza sui due lati del campo.
Moore 7:
importante con le sue triple ma, forse, qualche incursione in più ferro, tanto per verificare il passo difensivo di Cole, che non ci è sembrato proprio tenace, avrebbe potuto provarla, o no?  E, ancora, un pizzico di aggressività in più contro un asso come Cole, no?

Massimo Turconi

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